Municipio Medio Ponente - 21 settembre 2024, 08:15

Isolamento di via Priano a Sestri, chiesto un incontro a Comune e capigruppo

Continua la mobilitazione del Comitato: "Qui da noi non possono accedere le ambulanze se non i piccoli mezzi ancora in circolazione in alcune pubbliche assistenze"

Il Comitato di via Priano a Sestri Ponente, in mobilitazione contro il rischio isolamento per i residenti della zona, non si ferma e a poca distanza dalla prima manifestazione di piazza,  torna a bussare alla porta delle istituzioni per chiedere garanzie su una problematica incombente.

Lo scorso 18 settembre lo aveva fatto in presidio un folto gruppo di abitanti, striscioni e cartelli, in corteo in via Sestri per chiedere lavori urgenti per una viabilità alternativa. E poche ore fa il comitato ha richiesto anche un incontro urgente indirizzato al Presidente del Consiglio comunale e a tutti i Capigruppo, per esporre dettagliatamente le problematiche di via Priano, sulle alture del Chiaravagna, inaccessibile anche ai mezzi di soccorso in una zona di stradine strette sulla quale pende una chiusura necessaria a compiere manutenzioni improrogabili legate alle tubature del gas che potrebbero costare alcune settimane di chiusura all'unica strada percorribile pur da mezzi piccoli, isolando livello veicolare una ventina di famiglie.

"Al momento non abbiamo ancora novità è tutto fermo - confessa Roberto Caneva, residente e anima del comitato - ma abbiamo scritto a palazzo Tursi; è urgente trovare una soluzione sul tema delle periferie e dell'isolamento dai servizi dai quali siamo tagliati fuori, ma soprattutto per l'accessibilità dei mezzi di soccorso in caso di emergenza. Qui da noi non possono accedere le ambulanze se non i piccoli mezzi ancora in circolazione in alcune pubbliche assistenze".

Da quanto è emerso proprio chi gestisce sul territorio i servizi di ambulanze ad aver provato a sottolineare il problema anche con il municipio ma al momento gli incontri fissati sono rinviati a data da destinarsi.

È questo uno dei temi sui quali anche la campagna elettorale e lo stop inevitabile ai lavori del consiglio comunale rischiano di incidere allungando i tempi e con essi l'arrivo di risposte alla cittadinanza che da tempo sollecita amministrazioni di diverso segno e colore perché si studiano soluzioni.

"Aspettiamo risposte", proseguono dal comitato mentre non c'è ancora una data ma sarebbe imminente l'avvio dei cantieri per le manutenzioni e le sostituzioni di alcune tubature della rete gas che provocheranno forzatamente una chiusura di circa 400 metri di strada ogni giorno in orario diurno dal mattino alle 9:00 fino alle 17:00 per lavori stimati di una durata di circa quattro mesi.

La questione potrebbe sbarcare in comune, anche se i tempi non saranno brevi, affinché gli uffici e la politica prendono in mano la situazione, provando a farsi parte per la realizzazione di una viabilità alternativa accessibile ai mezzi privati e di soccorso. 

Nella zona vivono in totale una quarantina di famiglie poco più di un centinaio di persone ma per raggiungere le abitazioni il tratto può essere percorso solo a piedi o da veicoli di larghezza inferiore a 1,60 metri, misura che taglia fuori ad esempio ambulanze o auto delle forze dell'ordine.

Poche settimane fa i vertici di Tursi avevano preso visione del tema tramite una relazione sulle principali criticità portate alla luce dal comitato di residenti sulle quali ore la palla passa all'amministrazione.

Della vicenda si era occupato il consigliere comunale Fabio Ceraudo che aveva proposto un'interrogazione a risposta immediata.

Valentina Carosini