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Sanità | 20 settembre 2024, 12:08

L'arte che cura l'attesa: quaranta artisti abbelliranno il Galliera con le loro opere

L'assessora Paola Bordilli: "L'obiettivo è tutelare il valore fondante della nostra comunità, cioè il benessere psicofisico dei cittadini"

L'arte che cura l'attesa: quaranta artisti abbelliranno il Galliera con le loro opere

L’E.O. Ospedali Galliera e l'associazione Passo Blu International Art Communication, con il sostegno del Comune di Genova e la collaborazione dell’Università, danno vita al progetto "Afisa" (Affiggere e Fissare lo Sguardo sulla Creatività). Un’iniziativa che trasforma il cuore dell’ospedale in uno spazio di incontro tra arte e vita quotidiana, dove il tempo dell’attesa si trasforma in un’occasione per nutrire l’anima con creatività e bellezza. Il termine Afisa significa manifesto in greco, ma qui diventa molto di più: è un invito a posare lo sguardo, a lasciarsi coinvolgere.

L’obiettivo di Afisa non è soltanto abbellire l’ospedale, ma offrire a pazienti, familiari, caregiver e personale sanitario una via d'uscita dall’ansia e dalla preoccupazione. Come diceva Louise Bourgeois, "L'arte è garanzia di sanità", e proprio in questo spirito il progetto invita tutti a non essere solo spettatori, ma protagonisti, interagendo con le opere.

Afisa è un'arte che si muove e respira con chi la osserva. I visitatori non si limiteranno a guardare: potranno lasciare il proprio segno, una parola, una frase, un pensiero su riproduzioni di disegni, fotografie e dipinti donati dagli artisti di Passo Blu. In questo modo, ogni opera diventerà unica e viva, arricchita dall’anima di chi passa, di chi sente, di chi vuole condividere un’emozione o un ricordo. Un’esperienza che va oltre l’arte, è un modo per prendersi cura degli altri e di se stessi.

Il progetto Afisa vede la partecipazione di quaranta artisti che metteranno a disposizione le loro opere sotto forma di poster, e coinvolge la Facoltà di Psicologia dell’Università di Genova. Al termine di questo viaggio lungo un anno, verrà pubblicato un libro che racconterà le storie e le emozioni nate da questa esperienza straordinaria.

 "L’obiettivo del progetto - spiega Federica Barcellona, Presidente dell’Associazione Passo Blu IAC - è trasformare l’ambiente ospedaliero in un luogo dove l’arte diventa uno stimolo per risvegliare la creatività e dare voce a emozioni profonde. In un tale contesto, spesso connesso alla sofferenza e all’attesa, l’interazione con l’arte può offrire momenti di sollievo, riflessione e condivisione. Attraverso l’azione creativa, i pazienti potranno trovare un modo per affrontare l'attesa in modo più attivo e significativo".

"Il nostro Ospedale ha dato la possibilità agli artisti di Passo Blu di collocare le loro opere all’interno di alcuni ambulatori - dice il Direttore Generale del Galliera Francesco Quaglia - perché riteniamo che l’arte possa essere un veicolo di cura, ispirazione e creatività, offrendo a tutti coloro che si troveranno in attesa di una visita o di un controllo e anche ai nostri operatori sanitari, un'opportunità di partecipazione attiva. Si tratta di un modo certamente insolito per “alleggerire” i momenti trascorsi in ospedale".

Grazie al Patrocinio del Comune di Genova, questo progetto mira a coinvolgere la comunità in un dialogo inclusivo e a promuovere il benessere di tutte le persone coinvolte: pazienti, familiari e operatori sanitari.

"Mi rende davvero lieta e orgogliosa prendere parte all’avvio della prima edizione di Afisa - commenta l’assessore al Commercio del Comune di Genova Paola Bordilli - che si inserisce all’interno di una struttura ospedaliera di riferimento per il territorio, come l’Ospedale Galliera. Unire arte e benessere, coinvolgendo artisti, utenti e operatori, in modo che questi ultimi possano materialmente intervenire e trasformare le opere d’arte affisse rendendole realtà vive, concrete e partecipate è una intuizione piena di significato. Un modo innovativo e propositivo sui ritorni creativi e psicologici delle opere e sui rapporti tra malattia, guarigione, arte e psicologia. L’approccio curativo dell’arte, che diviene sempre più fruibile, sta sicuramente alla base di una concezione partecipativa dell’arte stessa, al servizio di una struttura ospedaliera e quindi con il meritevole obiettivo di tutelare il valore fondante della nostra comunità, cioè il benessere psicofisico dei cittadini. Desidero pertanto ringraziare gli artisti, ben 40, che hanno donato le riproduzioni delle loro opere originali, l’E.O. Ospedali Galliera padrone di casa, che ha messo a disposizione gli spazi e l’Associazione Passo Blu, nella persona della Presidente Federica Barcellona: esempio questo di lavoro sinergico e di collaborazione fattiva che hanno permesso la buona riuscita dell’iniziativa".

Al progetto Afisa collaboreranno anche gli studenti del Corso di Laurea in Psicologia del Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Genova.

"Si è da poco avviata una collaborazione con la cattedra di Metodi e Tecniche di Psicologia di Comunità - spiega la Prof.ssa Laura Migliorini -. L’obiettivo di questa partnership sarà quello di sviluppare e promuovere iniziative congiunte per comprendere l’impatto dell’arte in ambiente ospedaliero e migliorare il benessere delle persone nel contesto".

Redazione

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