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Attualità | 20 settembre 2024, 08:30

L’arte trasforma i giardini Capponi: un nuovo murales colora il parco giochi

Prima riempito di scritte offensive, il muro dei giardinetti di Pra’ è tornato a regalare gioia e meraviglia grazie all’impegno dell’Associazione OIA’, un inno all’amore incondizionato che dà il via a un viaggio artistico fino a Santiago de Compostela

L’arte trasforma i giardini Capponi: un nuovo murales colora il parco giochi

Prima di questa nuova opera d’arte, il muro dei giardini Capponi, a pochi passi da via Cordanieri, a Pra’, era un susseguirsi di improperi in cui a colpire era la totale assenza di colore.

Un ‘grigio’ che sembrava diffondersi anche tutto attorno, quasi contagiasse l’allegria del parchetto attrezzato con una serie di giochi per bambine e bambini.

Ora, quel muro che delimita lo spazio per il divertimento è tornato a essere un luogo in cui l’arte comunica gioia e bellezza e tutto questo grazie alla realizzazione di un nuovo murales.

Tutto è stato possibile grazie all’impegno di tre membri dell’Associazione OIA’, un’associazione socioculturale fondata ad Alghero che si propone di creare progetti itineranti. ‘Armati’ di bombolette spray e del progetto, dopo aver presentato l’idea al Comune, all’ufficio del volontariato del Municipio VII Ponente e aver ottenuto i permessi necessari, i tre si sono messi all’opera per realizzare la nuova opera d’arte.

Vent’anni fa - racconta Giuliano Berruti, presidente dell’Associazione OIA’ - con una vecchia associazione che avevo fondato, avevo invitato un’artista brasiliana a creare un murales a Genova. Tra le opzioni che ci aveva dato il comune, c’erano proprio i Giardini Capponi. Era il 2004. Dopo un periodo trascorso all’estero, e dopo aver fondato OIA’, siamo tornati a vedere il murales, trovandolo molto rovinato. Abbiamo così deciso di farne un altro, sempre nello stesso punto”.

Ma i giri della vita sono strani, quelli dell’amore ancor meno comprensibili e tra Berruti e Catarina, l’artista brasiliana, è scoccata la scintilla che li ha portati a sposarsi. Da questo matrimonio è nato, sedici anni fa, Nino, anche lui con la vocazione artistica. È stato proprio lui a ricoprire il murales realizzato dai genitori vent’anni prima.

Un vero e proprio successo: “La piazza ha gradito tantissimo, ci siamo legati affettivamente a questo luogo tanto che, anche se oggi sono un genovese che vive in Piemonte, sono tornato e ho proposto di nuovo al Comune un patto di collaborazione per poter realizzare questo nuovo intervento”.

Un’esigenza per la piazza che oggi è un vero e proprio ‘raggio di sole’ per la comunità: “Abbiamo voluto dare luce a questo parco giochi frequentatissimo da bambini e bambine. Vedere insulti, sporcizia, ci faceva male. Abbiamo avuto un’immediata risposta della gente. I più piccini erano esaltati”.

Nei disegni di questa straordinaria famiglia di artisti a dominare è lo stile comics, un modo di comunicare immediato, che viene recepito con facilità da tutti e tutte.

Al centro, un topolino in mezzo ai colori, in mano ha due cuore. Abbiamo aggiunto una scritta sull’amore incondizionato. Un messaggio assolutamente dedicato ai sentimenti, a quello che possiamo dare agli altri senza avere tornaconto. Un po’ quello che ci lega a questa piazza che ci ha visto decorarla per tre volte”.

L’associazione OIA’ sta per intraprendere un altro viaggio molto importante in cui il fil rouge sarà proprio il murales: “Il topolino protagonista della nostra opera - prosegue a raccontare Berruti - continuerà il suo viaggio con ‘Il cammino delle stelle’, un progetto che partirà dall’Italia per raggiungere Santiago de Compostela, attraverso il cammino francese dei pellegrini. Questo percorso lo affronteremo in camper e per ogni tappa del viaggio realizzeremo attività, incontri, convegni, il tutto legato alle storie. Questo murales, dunque, sarà riprodotto in altre località, fino ad arrivare proprio a Santiago dove faremo il resoconto finale e dove avremo modo anche di esporre le opere di mia moglie, alcune delle quali saranno realizzate proprio durante il cammino”.

Un amore incondizionato che si manifesta tramite l’arte.

Isabella Rizzitano

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