Prove di pace e una stretta di mano che non può passare inosservata. L’avvicinamento tra Marco Bucci e Andrea Orlando all’inaugurazione del Salone Nautico entra di diritto nella narrazione della campagna elettorale che culminerà con le elezioni in programma il 27 e il 28 ottobre che daranno alla Liguria un nuovo presidente dopo i nove anni di amministrazione Toti.
I candidati di centrodestra e centrosinistra si sono avvicinati lontani dai microfoni, ma il loro gesto di pace non è sfuggito ai più attenti. Ma la domanda è una sola: che cosa si sono detti?
“Abbiamo parlato molto, mi ha fatto piacere - ha detto Bucci lasciando la cerimonia - gli ho spiegato come secondo me bisogna essere corretti senza darsi dei delinquenti. Nessun patto del nautico, avrei avuto piacere a dirgli che se vinco io viene a fare l’assessore, ma non ho esagerato fino a questo punto. Al contrario, se vince lui…non lo so, sapete che non dico di no a nessuno”.
“Gli ho presentato un elemento di preoccupazione che non è oggetto di polemica della campagna elettorale - questa la versione di Orlando, riportata dall’Ansa - temo che la situazione che si è venuta a creare in Regione e in Comune, con la sua candidatura e quella degli altri assessori, e nelle autorità portuali dove mancano i presidenti, possa in qualche modo rallentare un percorso che ha delle insidie non banali per rispettare i tempi del Pnrr”.