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Attualità | 17 settembre 2024, 12:50

Piazza Matteotti, centoventisette bare come i morti sul lavoro in Liguria. Ronzoni (Uil Liguria): “Strage che non può rimanere silenziosa”

Stamattina il presidio davanti a Palazzo Ducale alla presenza del commissario straordinario e del presidente nazionale del patronato Ital Uil Giuliano Zignani

Piazza Matteotti, centoventisette bare come i morti sul lavoro in Liguria. Ronzoni (Uil Liguria): “Strage che non può rimanere silenziosa”

Centoventisette bare, a coprire una parte di piazza Matteotti, a pochi passi da Palazzo Ducale, una per ogni vittima del lavoro.

È la manifestazione che si è svolta questa mattina nel cuore della città organizzata da Uil nell’ambito di un’iniziativa nazionale per la sensibilizzazione contro gli infortuni mortali sul lavoro.

Al presidio ha preso parte il commissario straordinario della Uil Liguria Emanuele Ronzoni e del presidente nazionale del patronato Ital Uil Giuliano Zignani.

“Quella dei morti sul lavoro è una strage che non deve rimanere silenziosa, da gennaio a luglio sono morte 10 persone sul lavoro in Liguria – ha commentato Ronzoni – da anni chiediamo più controlli e più responsabilità alla politica per invertire una rotta disastrosa. Introdurre l'omicidio sul lavoro è necessario, cosi come creare una procura speciale che si occupi degli incidenti mortali. Vogliamo misure forti per mettere davanti a tutto la vita delle persone e la loro sicurezza. Portando a Genova centinaia di bare abbiamo voluto manifestare nel modo più brutale possibile cosa significhi morire sul lavoro: siamo ormai così assuefatti ai numeri da non renderci conto che si tratta di vite spezzate e di persone. Giovanni Guarascio, 69 anni, dipendente di un’azienda di rimessaggio e manutenzione, Xhafer Sahitaj, operaio rocciatore di 39 anni, Carlo Manca, di 48 anni, ha lasciato una moglie, Ilda, e due figli, Mattia e Sabrina, Davide D'Aprile, un operaio di 54 anni, Luciano Sanna, operaio, aveva 54 anni, e potrei proseguire a lungo, ma questa giornata di piazza – prosegue Ronzoni – vuole guardare al futuro e non solo al passato: in Italia ogni lavoratore deve avere il diritto a tornare sano e salvo a casa dai luoghi di lavoro e noi non ci fermeremo fino al raggiungimento del nostro obiettivo di zero morti sul lavoro”.

“L’incidenza degli infortuni mortali (esclusi infortuni in itinere) in Liguria nel 2024 è stata del 12,6%, al momento identica rispetto al 2023 e già a fine giugno molto più alta del 2022 (4,9%). Nel mese di luglio del 2024 sono state 1.517 le denunce di infortunio sul lavoro in Liguria, esattamente 53 in più paragonate a luglio del 2023. Sono numeri che ci preoccupano: non possiamo tollerare che ogni giorno in Liguria, come nel resto d’Italia, madri e padri, figlie e figli, escano di casa per recarsi al lavoro e non facciano più ritorno. Oggi a Genova, come nel resto d’Italia, diamo voce e rabbia a questa strage che non può restare silenziosa” conclude.

Redazione

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