Prime schermaglie da campagna elettorale tra il candidato presidente del centrodestra, Marco Bucci, e la coordinatrice nazionale di Italia Viva, Raffaella Paita.
Paita, rappresentante del partito che fino a qualche settimana fa sosteneva il sindaco Bucci a Genova prima di aderire al ‘campo largo’ di Andrea Orlando, ha accusato il primo cittadino di essere “il candidato di Meloni”, facendo riferimento alla telefonata della premier che, secondo i rumors, sarebbe stato l’atto decisivo per convincerlo ad accettare la discesa in campo.
A margine dell’assemblea di Confcommercio Genova, il sindaco Marco Bucci ha replicato: “Non ho mai avuto una tessera di partito, sono i partiti che vengono a seguire la nostra visione. Ho ricevuto una chiamata dal la presidente del consiglio, non da una leader di partito. Sanno tutti che sono un civico, ma se qualcuno vuole guardare nei miei vestiti se ho qualche tessera di partito…”.
“Lavoriamo per i cittadini e facciamo in modo che i partiti accettino la nostra visione - ha aggiunto Bucci - a settembre 2018 ho ricevuto la chiamata di Giuseppe Conte che era presidente del consiglio e mi ha chiesto di essere commissario per la ricostruzione del ponte. Ci ho messo mezz’ora per dire di sì. Quando chiama il presidente del consiglio, se sei una persona delle istituzioni, non puoi dire di no”.