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Sport | 14 settembre 2024, 15:51

“Resilienza silensiosa e tenace” per il Genoa di Gila: “Dobbiamo compattarci e resettare l'anno scorso”

C'è la Roma alla ripresa dopo la sosta: “Consapevoli di affrontare una squadra molto forte. Ma la partita ci può esaltare nella tenacia”

“Resilienza silensiosa e tenace” per il Genoa di Gila: “Dobbiamo compattarci e resettare l'anno scorso”

Resilienza silenziosa e tenace, con grande forza di volontà”, per un immediato futuro che parla sì di settimane di lavoro senza l'assillo dell'impegno domenicale di campionato ma con tanti giocatori infortunati o in Nazionale, e per il prosieguo di una stagione dove “ci sarà da battagliare fino all'ultimo” dimenticandosi “velocemente quanto successo lo scorso anno” senza pensare quindi di essere superiori a nessuno.

E' questa la “ricetta della felicità” del solito pacatamente determinato mister Gilardino alla vigilia del ritorno in campo dopo la sosta, dove il suo Genoa è atteso dal difficile esame Roma. Gara complicata per la qualità dell'avversario, “una squadra realmente molto, molto forte già la scorsa stagione” rinforzatasi in un mercato “incredibile”, ma anche per le difficoltà imposte al Grifone dall'infermeria. “Domani saranno disponibili Ankeye, Miretti, Messias, Norton-Cuffy e Zanoli mentre recupera De Winter. Sugli altri mi prendo ventiquattr'ore di tempo per delle valutazioni” ha annunciato il tecnico, rimarcando una situazione di emergenza a livello numerico che lo spaventa fino a un certo punto. Per la precisione laddove arriva non la cabala ma la consapevolezza del gruppo: “Questa squadra però ha sempre avuto nelle sue corde la capacità di fare partite importanti nei momenti di difficoltà”.

Di difficoltà si è parlato anche a livello societario in queste settimane, col presidente Zangrillo a illustrare lo stato attuale dell'arte un po' ridimensionando quelle aspettative nate lo scorso anno dall'ottimo campionato disputato: “Dobbiamo sempre avere il sentimento di battagliare. Non possiamo pensare, e non lo pensiamo, di essere superiori in qualsiasi partita - ha sottolineato Gila - è normale che quanto detto vada nell'economia della squadra e di tutto l'ambiente. Bisogna parlare molto chiaro, essere realisti. L’anno scorso abbiamo abituato molto bene l'ambiente, quindi quando vai sotto 1-0 in casa col Verona anche a livello mentale non ti può sembrare vero. E invece sì, è la realtà della Serie A, sono situazioni che possono capitare, ma bisogna essere bravi a rimanere in partite e avere lucidità. Ne abbiamo parlato con la squadra, sono convinto ci sarà da parte dei ragazzi questo atteggiamento. Il presidente? Ha rispecchiato la realtà e il mio pensiero, che non si possono fare voli pindarici, che si deve pensare partita dopo partita”.

E in questo processo particolare interesse lo suscita quella che sarà la reazione dopo la sconfitta citata dal tecnico della scorsa giornata con l'Hellas. “La cosa fondamentale che sappiamo tutti è il valore e il peso di ogni partita e di ogni punto in questo campionato - ha proseguito il tecnico - Quanto è successo l’anno scorso dobbiamo dimenticarcelo velocemente, ci sarà da battagliare fino alle ultime giornate ed è una consapevolezza che ho sempre avuto, anche quando le cose l’anno scorso sono andate benissimo negli ultimi tre mesi. Quest’anno ho mantenuto questo profilo mentale e cerco di trasmetterlo ai ragazzi, soprattutto dopo la fine del mercato, e diventa determinante nell’economia di ogni settimana. Cos'è successo nel secondo tempo? I ragazzi non hanno mollato, non è stato un momento di appagamento. E' quello che vi dicevo prima: le aspettative. La possibilità di andare sotto col Verona in casa, dopo un buon primo tempo con occasioni e la traversa di Vasquez, c'è perché siamo in Serie A, [..] sono partite segnate da dettagli ed episodi”.

Mattia Pastorino


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