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Attualità | 14 settembre 2024, 19:23

Un mercatino per fare del bene, l’uso e riuso che sostiene la comunità delle Vigne

Da tre anni, il secondo sabato del mese, il chiostro della Basilica delle Vigne si trasforma in un bazar a cielo aperto dove poter acquistare oggetti d’antiquariato e di modernariato, abbigliamento e accessori per aiutare chi è in difficoltà. Assessora Bordilli: “Segno dell’immenso valore che ha il volontariato nella nostra città”

Un mercatino per fare del bene, l’uso e riuso che sostiene la comunità delle Vigne

Le relle con gli abiti in vendita campeggiano al centro del chiostro della basilica delle Vigne, tutto attorno, souvenir da ogni parte del mondo, qualche piccolo complemento d’arredo e una distesa di bicchieri e piatti di ogni forma e dimensione.

Quando ci si affaccia nel prezioso mercatino dell’Uso e Riuso allestito ogni secondo sabato del mese, si viene colti da un senso di curiosità irrefrenabile.

Così, ci si aggira tra i tavoli scorgendo oggetti che richiamano l’infanzia e, perché no, utensili che raccontano uno spaccato del passato, nemmeno troppo remoto.

Un emporio dove si trova di tutto che, con il ricavato, sostiene comunità della basilica delle Vigne e aiuta chi vive momenti di difficoltà.

É stato monsignor Anselmi, per noi don Nicolò, a darmi questo incarico”, racconta emozionata Luisa Rinaldi, che assieme a Gabriella Venticinque, da tre anni porta avanti l’appuntamento mensile e si occupa di raccogliere le donazioni.

Tutto è partito proprio da una serie di oggetti che monsignor Anselmi aveva ricevuto: “Sembravano cose importanti, anche se poi non si sono rivelate tali - continua la signora Luisa - così ne abbiamo parlato e ha avuto l’idea di farci un mercatino. Per anni ho avuto un piccolo negozio di antichità in vico del Fieno e quando ne ha parlato con me, che sono stata antiquaria, non ho saputo dire di no e ho deciso di tuffarmi in questa iniziativa”.

Valore o meno, le donazioni hanno contribuito a creare un importante magazzino e quando nella comunità parrocchiale, e non solo per la verità, ha iniziato a spargersi la voce, la racconta si è moltiplicata.

Mi chiamano in tanti - continua Luisa sorridendo - ma questa per me sta diventando la parte più stancante, ho settantatré anni e incidono tutti. Quando mi telefona qualcuno che non si può muovere, cerco di andare io a vedere gli oggetti che sono a disposizione, altrimenti chiedo a chi vuole regalare, di portarci tutto. Diamo appuntamento a Caricamento, visto che nel centro storico per transitare serve l’apposito permesso, con dei carrelloni e l’aiuto di qualche persona volenterosa, trasportiamo la roba fino al chiostro”.

Luisa si occupa di tutto, dal reperimento delle scatole per sistemare gli oggetti e i capi donati, all’inventario di quanto viene lasciato: “Ma queste scatole sono pesanti - prosegue - e non sempre si trova qualcuno che possa aiutarmi anche con un’auto, anche se da qualche tempo c’è un signore che, ogni volta che può, si offre di darmi una mano”.

Ogni settimana, il martedì si provvede alla distribuzione di vestiti ai bisognosi mentre il giovedì si catalogano gli oggetti per il mercatino; così Luisa e Gabriella costruiscono fianco a fianco l’appuntamento mensile: “Ci ritroviamo alle 8 di mattina e allestiamo il tutto, poi dalle 10 apriamo al pubblico ma prima di farlo, ci teniamo a vedere tutto in ordine, sistemando gli oggetti, i vestiti, le scarpe e levando quanto non è adatto alla vendita. Ma la parte più tosta arriva quando dobbiamo rimettere via tutto, ci sono sempre decine di bicchieri. Certo, torno a casa stanca ma questo mi mantiene attiva”.

Il ricavato del mercatino viene raccolto e consegnato al parroco che, a sua volta, provvede a lasciarlo all’amministratore dei condomini che abitano il chiostro: “Così garantiamo alle persone bisognose che vengono ospitate di poter avere un aiuto - continua Luisa -. Non solo, possiamo anche fare qualche piccolo lavoro di manutenzione per gli appartamenti”.

Per chi sceglie di donare, Luisa lo dice con un pizzico di commozione, ogni mese viene celebrata una messa: “Quando lo diciamo, vediamo i volti di molti illuminarsi, soprattutto quando ci regalano oggetti appartenuti a chi non c’è più”. Poi l’appello: “Speriamo di trovare qualche giovane che voglia venire a darci una mano”.

All’appello si unisce anche l’assessora al Commercio Paola Bordilli: “Il nostro centro storico è patrimonio culturale, artistico ma anche sociale e solidaristico, come questa iniziativa dimostra.

Ho avuto la fortuna di conoscere l'attività che viene svolta alle Vigne soprattutto nel corso dello scorso mandato quando ero con la delega al centro storico.

Il mercatino è un modo di creare socialità, solidarietà, segno dell'immenso valore che il volontariato ha nella nostra città.

Chiunque abbia voglia, diffonda sempre più, anche con il passaparola, questa bella iniziativa”.

Isabella Rizzitano

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