Dal furto in terra toscana all’arresto a Genova. Si è conclusa in piena notte a Sampierdarena la fuga di due algerini e un libico che a Forte dei Marmi hanno strappato dal polso di un uomo un Rolex Daytona in oro rosa del valore di 35 mila euro.
Nella notte tra sabato e domenica, poco prima delle 4, gli agenti di Polizia hanno notato un 18enne seduto davanti all’ingresso di un palazzo in via Sampierdarena che, alla vista della volante, ha subito cercato di nascondersi. Immediatamente è scattato il controllo nei confronti del giovane, nello stesso momento si è avvicinato anche un 25enne che portava sulle spalle in grosso zaino e trascinava un trolley. Poco dopo sono comparsi anche altri due amici, tra i quali una 29enne francese, tutti sono risultati privi di documenti di identità nonostante si fossero dichiarati turisti. All’interno delle borse gli agenti hanno trovato diversi indumenti con ancora attaccato il cartellino, abiti dei quali i giovani non hanno saputo spiegare la provenienza, motivo per il quale sono stati tutti denunciati per ricettazione.
Durante i successivi controlli in questura gli agenti hanno trovato in possesso della donna un Rolex Daytona in oro rosa del valore di 35 mila euro del quale la 29enne non ha saputo spiegare la provenienza. Dopo una breve indagine, è emerso che l’orologio era stato rubato nei pressi di Forte dei Marmi, strappato dal polso di un uomo.
La vittima della rapina, contattata dai Carabinieri di Viareggio, ha riconosciuto il Rolex fornendo il numero seriale e ha poi poi descritto nei minimi dettagli i suoi aggressori. I militari hanno così consultato le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona in cui era avvenuto il furto e dove vengono ripresi i tre mentre viaggiano a bordo di un’auto bianca con targa francese ritrovata poi parcheggiata nella zona di via Sampierdarena.
All’interno della vettura sono stati trovati gli abiti indossati al momento della rapina, oltre a una carta d’identità francese palesemente contraffatta riconducibile al 25enne che è stato denunciato anche per possesso di documenti falsi.
I tre uomini, quindi, sono stati rinchiusi nel carcere di Marassi, mentre la donna è stata accompagnata nel carcere di Pontedecimo.
