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Attualità | 13 settembre 2024, 12:36

Si torna in classe, il messaggio dell’Arcivescovo di Genova per il primo giorno di scuola: “Sia luogo dove imparare dialogo, cura fraterna, camminare insieme”

Le parole di Mons. Marco Tasca per l’inizio dell’anno scolastico 24/25: “La pace viene innanzitutto dai gesti di ciascuno nei propri ambienti di vita”

Mons. Marco Tasca, Arcivescovo di Genova

Mons. Marco Tasca, Arcivescovo di Genova

Siamo arrivati all’inizio di un nuovo anno scolastico, che è un grande regalo che il Signore ci fa. Un saluto a tutti voi che vivete nell’ambito scolastico: studenti, professori e chi è a servizio di questa bellissima realtà che è la scuola”.
Sono le parole che aprono il messaggio dell’Arcivescovo di Genova, Marco Tasca, per gli studenti, le famiglie e il personale docente e non docente che si apprestano a iniziare l’anno scolastico 2024/2025, con il primo giorno di scuola fissato per lunedì 16 settembre.



Vi auguro prima di tutto di affrontare la scuola come un tempo che vi faccia conoscere la realtà in cui viviamo e nella quale camminiamo - prosegue Mons. Tasca - per non essere succubi di slogan ma per imparare a costruire un pensiero interiore e a valorizzare i propri carismi da poter offrire al mondo. Vi auguro anche di vivere questo tempo scolastico per sperimentare la bellezza delle relazioni: in questa società siamo chiamati a valorizzare l’importanza dei legami per diventare una comunità che si accompagna vicendevolmente. Vivere bene queste relazioni è una grande grazia che il Signore fa a tutti noi. Il terzo augurio è quello di vivere la scuola come un ambiente di pace. Questo è un luogo dove imparare il dialogo, la cura fraterna, il camminare insieme. La pace viene innanzitutto dai gesti di ciascuno nei propri ambienti di vita”.

Vorrei affidare voi tutti - conclude l’Arcivescovo di Genova - studenti, professori, personale scolastico e famiglie alla Madonna della Guardia, perché possa accompagnarvi, guidarvi e illuminarvi in questo cammino annuale, sapendo che potrete sempre affidarvi a lei nelle difficoltà e trovare in lei una fonte di speranza”.

Redazione

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