Sampierdarena sul piede di guerra, chiede garanzie sulla sicurezza, una maggiore presenza delle forze dell’ordine, su un territorio tra i più colpiti dall’aumento di microcriminalità in città. Più telecamere, un presidio fisso nelle aree nevralgiche, che non siano promesse elettorali né miraggi pronti a finire nel cassetto.
E per farlo chiama a raccolta la politica tutta, insieme alle istituzioni e alle forze dell’ordine, perché si facciano carico di una situazione ormai ingestibile.
L’assemblea di ieri pomeriggio al Centro civico Buranello - convocata dai cinque Civ di zona - è il ritratto del clima acceso che si respira quando l'argomento diventa quello della sicurezza e della vivibilità. Spaccio, furti, rapine, scippi, sono diventati una preoccupazione per chi vive e lavora nel quartiere, e chiede di vedere attivare provvedimenti ad ampio raggio.
Un'assemblea da subito infuocata, con oltre 160 partecipanti, non solo commercianti ma anche cittadini, vertici di Comune, questura, prefettura e forze dell'ordine, con momenti tesi e una discussione che si è protratta oltre tre ore costringendo anche il presidente del Municipio Centro Ovest Michele Colnaghi a scendere tra la folla per tentare di placare gli animi e a minacciare un paio di volte la sospensione.
La bagarre si scatena soprattutto quando si passa al tema, sullo sfondo, della gestione dell'accoglienza per minori stranieri non accompagnati, tra progetti che si sono dimostrati riusciti ed altri dall'esito fallimentare che preoccupano, in qualche caso esasperando gli animi.
"Un primo passo, nonostante i tentativi di strumentalizzazione della riunione, che in qualche modo è servito a fare il punto - spiega Colnaghi - e speriamo ne seguano altri. Da parte dei Civ è stato fatto presente il senso di insicurezza percepito come negozianti e anche nei confronti dei clienti, in particolare nelle zone sulle quali era già stato sollevato un problema di sicurezza. Si tratta di aree calde come piazza Vittorio Veneto, via Canzio e via Rolando. Da parte dei sindacati di polizia, che hanno preso parte alla riunione, è stato evidenziato che esiste un problema di personale, e sotto organico si cerca di garantire il massimo con le forze a disposizione".
Toni accesi che si sono manifestati in particolare quando si è parlato del tema dei migranti, in particolare giovani e giovanissimi affidati ai centri per minori, tra accuse incrociate e problemi oggettivi. "Tra i temi emersi c'è anche quello da parte delle forze di polizia di ottenere, con difficoltà, risultati concreti - prosegue il presidente del municipio - quando capita di fermare soggetti che nel giro di poche ore, per alcuni generi di reati, tornano in libertà o vengono riaffidati ai centri di comunità".
Al microfono sfilano in sala commercianti, rappresentanti di categoria, forze dell'ordine, residenti: la situazione che dipingono è fosca, i toni cupi. Si parla di resistere, mettere in campo risorse, tra richieste di intervento, sconforto, tentativi di fare rete e coinvolgere il quartiere per segnalare degrado e reati sul territorio.
"Dalla riunione è emersa esigenza di sicurezza e una richiesta di interventi urgenti che necessitano dell'attenzione della città e degli enti locali. L'assessore alla Sicurezza Sergio Gambino - conclude Colnaghi - ha promesso l'arrivo di un presidio fisso che verrà installato in piazza Vittorio Veneto e gestito dalla polizia locale. Noi aspettiamo risposte concrete".
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