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Attualità | 12 settembre 2024, 11:13

Caldo torrido, arrivederci: atteso un calo delle temperature in Liguria fino a dieci gradi

I termometri nelle zone interne della regione potrebbero arrivare a 6-7 gradi già domani mattina, con venti forti da Nord che porteranno aria fresca e cieli limpidi. Paolo Bonino, meteorologo di Limet, spiega: “Ci saranno ancora giornate soleggiate e piacevoli, ma l’estate è finita”

Caldo torrido, arrivederci: atteso un  calo delle temperature in Liguria fino a dieci gradi

Via i costumi da bagno, largo ai maglioncini: il caldo torrido che ha caratterizzato l’estate 2024 sembra essere ufficialmente finito. A partire da questa sera sono previsti cali importanti delle temperature sulla Liguria che potranno arrivare fino a dieci gradi in meno rispetto agli ultimi giorni. A confermarlo è Paolo Bonino, esperto meteorologo di Limet Liguria: “Non è detto che non si potranno essere giornate soleggiate con temperature piacevoli, ma non si tornerà più ai valori precedenti” spiega. “La giornata di oggi, giovedì 12 settembre, è caratterizzata da instabilità e possibilità di rovesci soprattutto sul Levante della regione. Le temperature si manterranno piuttosto miti fino al tardo pomeriggio, quando arriveranno venti forti da Nord che, oltre a pulire il cielo, faranno scendere le temperature in maniera abbastanza sensibile”. 

Per la mattinata di domani, quindi, consigliabile portare con sé una giacca: “Il risveglio sarà fresco su gran parte della Liguria, soprattutto sulle aree interne, dove i termometri potranno segnare valori sui 6 o 7 gradi. Per il fine settimana è previsto tempo stabile e cielo limpido, con il vento che tenderà ad attenuarsi. Sabato mattina sarà la prima giornata autunnale a livello di temperature: le aree interne potrebbero sfiorare anche i 5 gradi. Lungo le coste non si arriverà a questi valori, ma si passerà dai 18-20 gradi di questi giorni ai 13-15 gradi”. 

Le temperature sono però in linea con quelle che caratterizzano il clima della Liguria: “L’estate dovrebbe durare due mesi e mezzo, non cinque come è accaduto negli ultimi anni - continua a spiegare l’esperto -. Quest’anno c’è una circolazione più vivace dal punto di vista atmosferico, mentre negli ultimi anni era sempre presente una certa stagnazione delle masse d'aria che, appunto, contribuiva a mantenere in vita l'estate e anche fuori il tempo massimo. Ci sono stati  due mesi di caldo, molto caldo, dopo un mese di giugno spesso instabile. Settembre torna a proporre queste condizioni abbastanza variabili”. 

Chi ama poter andare in spiaggia fino a ottobre inoltrato dovrà quindi optare per altre soluzioni per questa fine estate e inizio autunno: “Siamo talmente abituati al caldo che, una volta tornati a valori nella media ci sembra che faccia freddo perché il nostro corpo è assuefatto a questi valori. Si chiama ‘sindrome della rana bollita’ e accade di frequente” conclude.

Chiara Orsetti

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