Per capire il dilemma interiore di Italia Viva in Liguria dopo la discesa in campo di Marco Bucci serve iniziare con un passo indietro.
Fino a qualche mese fa il partito di Matteo Renzi era fedelmente schierato con la giunta di centrodestra del sindaco Bucci in Comune a Genova: un assessore in giunta (Mauro Avvenente) e due consiglieri in maggioranza (Arianna Viscogliosi e Davide Falteri). Scelta maturata durante la campagna elettorale del 2022 quando sia Matteo Renzi, sia Raffaella Paita, spezzina coordinatrice nazionale del partito, si fecero immortalare con il candidato Bucci confermando il pieno appoggio centrista alla coalizione che lo sosteneva nella corsa a Palazzo Tursi.
Un idillio durato fino all’estate di quest’anno, quando a Matteo Renzi è balenata l’idea di rientrare nella coalizione di centrosinistra e di farlo partendo proprio dalla Liguria, aderendo al ‘campo largo’ che stava prendendo forma attorno al candidato presidente Andrea Orlando. Da qui l’aut-aut del mondo progressista: “Se volete stare con noi, allora voltate le spalle a Bucci”.
Facile a dirsi, meno a farsi. Ne sono dimostrazione gli addii a Italia Viva da parte di 18 rappresentanti locali del partito, il giuramento di fedeltà a Bucci da parte dell’assessore Mauro Avvenente e i dubbi di Falteri e Viscogliosi su come e dove schierarsi alle regionali.
Ora, terminata la premessa, è facile intuire come la discesa in campo di Marco Bucci con il centrodestra in Regione faccia saltare il banco all’interno del partito che era in procinto di abbandonarlo in Comune, considerandolo acqua passata, per passare dall’altra parte della barricata.
Cosa faranno coloro che hanno scelto di stare con Bucci? Cosa farà chi ha voltato le spalle al primo cittadino e ora rischia di trovarselo di fronte nella contesa elettorale regionale? E, soprattutto, che cosa farà il partito, diviso come mai prima d’ora, accusato di tradimento alla squadra Bucci e ospite non troppo gradito all’interno del ‘campo largo’?
L’agenda genovese propone già un primo momento di confronto sul campo quando lunedì mattina Bucci e Paita si troveranno di fronte all’assemblea di Confcommercio dal titolo “La Genova che verrà”.
Intanto, per il momento, Matteo Renzi tace. E con lui i principali rappresentanti del partito su scala nazionale e locale. Ed è già una notizia.