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Botteghe storiche e locali di tradizione | 09 settembre 2024, 08:00

Botteghe storiche e locali di tradizione - L’Albergo Ristorante Nazionale: l’accoglienza in Valpolcevera dal 1892

Fondato dalla famiglia Calcagno, la struttura è un’istituzione storica di Pontedecimo che nel corso degli anni ha accolto generazioni di viaggiatori e lavoratori. Attualmente è gestito da Gabriele Vigo e Davide Manitto: “Buona volontà, voglia di fare e capacità di innovarsi è il modo per attrarre il pubblico giorno dopo giorno“

Botteghe storiche e locali di tradizione - L’Albergo Ristorante Nazionale: l’accoglienza in Valpolcevera dal 1892

Continua con questo lunedì, e andrà avanti per tutti i lunedì successivi, un servizio seriale de ‘La Voce di Genova’ dedicato alle Botteghe Storiche e ai Locali di Tradizione della nostra città. Siamo partiti con il punto di vista dell’assessora comunale al Commercio, Paola Bordilli, e del segretario generale della Camera di Commercio di Genova, Maurizio Caviglia.Vogliamo raccontare, di volta in volta, quelle che sono le perle del nostro tessuto commerciale, e che ci fanno davvero sentire orgogliosi di appartenere a questa città. Buon viaggio insieme a noi! 

Nel cuore di Pontedecimo, in Valpolcevera, si trova un'attività storica che rappresenta una vera e propria istituzione per la zona: l’Albergo Ristorante Nazionale. Punto di riferimento per generazioni di viaggiatori e lavoratori, è stato fondato nel 1892 dalla famiglia Calcagno, continuando la propria storia grazie alla capacità di adattarsi ai tempi, mantenendo però intatta la sua tradizione e il suo legame con il territorio.

Nata per volontà di Cesare Calcagno, proveniente dal Piemonte, l’attività nacque come punto di ristoro per coloro che attraversavano il passo dei Giovi, un crocevia importante per chi scendeva in pianura per vendere i propri prodotti. Da subito, la struttura fungeva anche da supporto per i viaggiatori e i commercianti che utilizzavano cavalli per i loro spostamenti: il fienile e le stalle, oggi trasformate in spazi moderni come la sala da pranzo, rimangono testimonianze di quel tempo passato. Un aneddoto interessante riguarda una lettera , conservata ancora oggi nel bar, inviata dalla S.O.M.S “La Fratellanza” di Genova Pontedecimo, in cui si richiedeva una minestra per una famiglia bisognosa. Questo documento evidenzia non solo l'attività commerciale, ma anche il radicamento nella comunità locale.

Oggi sono Gabriele Vigo, genero di Cesare Calcagno, e Davide Manitto, storico cuoco dell'attività da oltre vent'anni, a portare avanti la struttura, giunta ormai alla quinta generazione: “Nel corso di questi centotrentaquattro anni l’Albergo Nazionale è stato chiuso solamente per il periodo in cui, durante la Seconda Guerra Mondiale, è stato requisito dai tedeschi per utilizzarlo come quartier generale e per controllare la vallata” spiegano. “Oggi sono operativi sia l’albergo sia il bar/ristorante, proprio come è sempre stato: nel corso del tempo la clientela a cavallo è stata sostituita da persone che arrivano con mezzi moderni, spesso per motivi di lavoro durante la settimana e turisti nel week end, ma siamo sempre qui”. Di strutture ricettive in Valpolcevera ne sono sorte negli anni, soprattutto case vacanza e bed & breakfast, ma il fascino dell’Albergo Nazionale continua a resistere immutato: qui hanno soggiornato ciclisti storici come Gino Bartali e Fausto Coppi, a testimonianza del legame con il Giro dell’Appennino, e tanti sportivi che si sono trovati, di passaggio, da questi luoghi. “Di recente abbiamo avuto il piacere di ospitare i Modena City Ramblers, che si sono esibiti nella vicina Campomorone e hanno scelto la nostra struttura per soggiornare, è stata una bella soddisfazione”. 

Soddisfare una clientela sempre più ampia è uno degli obiettivi dei gestori, e questo riesce anche grazie anche alla proposta culinaria che vede il ristorante spaziare da menù del territorio a specialità a base di pesce, che si possono gustare sia nelle sale interne sia nello spazio all’aperto. Nel corso degli anni, sono cambiate le esigenze della clientela, con richieste sicuramente più complesse rispetto al passato: “Chi viaggia per lavoro ha bisogno di qualche servizio in più rispetto al turismo mordi e fuggi. Non ci troviamo in centro città, ma molti turisti scelgono di soggiornare da noi anche per il prezzo spostandosi poi con il treno o l’auto. La maggior parte delle persone che pernottano da noi sono lavoratori di aziende con cui collaboriamo; stiamo notando però che sempre più viene apprezzato l’entroterra e tanti sono appassionati di natura e passeggiate ci scelgono come tappa delle proprie vacanze” spiegano ancora Manitto e Vigo.

Certamente questi anni sono più faticosi per tanti aspetti dal punto di vista della gestione, ma tanta buona volontà, voglia di fare e di inventarsi nuovi modi per attrarre il pubblico giorno dopo giorno sono una delle ricette per continuare a tenere in piedi la nostra attività: il carrozzone non si muove da solo, anche se dopo tutti questi anni ci sono delle dinamiche consolidate ha bisogno di una guida quotidiana”. 

Con oltre centotrent’anni di storia alle spalle, l’Albergo Nazionale non rappresenta solo un'attività commerciale, ma una parte integrante della comunità di Pontedecimo e della Valpolcevera. È un luogo dove passato e presente si intrecciano, e dove la storia di una famiglia si fonde con quella di un intero quartiere. Il futuro potrebbe riservare nuove sfide, ma con l'impegno e la dedizione dei suoi gestori, l'attività sembra destinata a continuare la sua tradizione per molte altre generazioni.  

Chiara Orsetti

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