Il progetto voluto dalla giunta Bucci e che ha rivoluzionato e continuerà a rivoluzionare il quartiere di Nervi, con l’introduzione di una zona a traffico limitato con aree pedonali e riduzione delle auto in circolazione, promette di migliorare la vivibilità della delegazione, ma restano alcuni punti che vengono contestati da commercianti e residenti. Molti, infatti, temono che le auto verranno semplicemente spostate da una via all’altra, senza apportare realmente beneficio alla cittadinanza, contestando anche quanto messo in campo finora dall’amministrazione. A fare il punto sulla situazione è Tiziana Ravano, presidente del Civ Nervi Mare e consigliera del Municipio Levante. “Prima di rendere operativa la nuova ZTL avremo un incontro, insieme al presidente del Municipio Bogliolo, con tutti i commercianti rappresentanti dai due Civ, Nervi Mare e Nervi 2005, per chiarire definitivamente come funzionerà una volta terminati i lavori. Con questo appuntamento cercheremo di chiarire gli aventi diritto, gli orari di attivazione, in modo che i commercianti interessati abbiano la possibilità di far parcheggiare la clientela e possano accedere i mezzi per le consegne delle merci”.
L’obiettivo, secondo la consigliera, è che tutti i residenti della delegazione siano soddisfatti. Alcuni cittadini hanno infatti sollevato perplessità rispetto al progetto, ed è anche stata lanciata una petizione online: la richiesta riguarda il ripristino dell'assetto circolatorio in vigore prima della ZTL già in essere e il ripristino del trasporto pubblico in vigore. “Vogliamo riportare il capolinea della linea 15 in via del Commercio, togliendolo da Quinto dove si trova attualmente, evitando così alle persone di dover salire e scendere dal bus; valuteremo anche lo spostamento del capolinea della linea 515 (un bus elettrico di piccole dimensioni che percorre il centro di Nervi e consente l’interscambio con la linea 15 in via Gianelli, n.d.r.), insieme al presidente Bogliolo. L’intento è quello di spingere sempre più persone a utilizzare i mezzi pubblici disponibili su un territorio che è, per sua natura, complesso: lungo, arzigogolato, con pochi parcheggi”. In questo, il turismo ha dato un esempio secondo Ravano: “Durante l’estate abbiamo visto un gran numero di turisti alloggiare nella delegazione, e tutti sono arrivati utilizzando il treno e spostandosi poi con autobus, come avviene facilmente in altri paesi. L’intento è proprio questo: disincentivare l’utilizzo dei mezzi privati prediligendo quelli pubblici, con l’impegno di renderli più efficienti”. “Come Municipio - continua a spiegare la consigliera - ascolteremo commercianti e cittadini che hanno esigenze talvolta differenti. Avere più parcheggi a disposizione è una necessità che avrebbe tutta la città, non solamente Nervi. Qui peraltro non abbiamo aree blu, come invece esistono in ogni altra parte di Genova, e dovremo inserirle per evitare che arrivino persone a parcheggiare non titolate e per tutelare gli abitanti: questo porterà anche a una regolamentazione delle zone di sosta regolamentate dal disco orario, in modo che i parcheggi vengano effettivamente utilizzati a rotazione”.
“Vogliamo che le esigenze dei negozianti, vero presidio del territorio, siano rispettate per far sì che siano soddisfatti e, nello stesso tempo, ci si trovi in un contesto più a misura d’uomo. Faremo tutte le prove necessarie, non sarà una decisione calata dall’alto”.
I lavori per il restyling del secondo lotto di via Oberdan sono attualmente in corso, nell’area che va da via alla Chiesa Plebana a viale Franchini. “Qui sorgeranno nuovi spazi pedonali arricchiti da aree verdi, panchine, portabiciclette e fontanelle, oltre a una pavimentazione elegante in porfido e arenaria. Un intervento pensato per rendere il quartiere ancora più accogliente, funzionale e a misura di pedone, un vero e proprio gioiello della nostra città” aveva commentato il sindaco Marco Bucci negli scorsi giorni. Intervento, però, che non riesce a trovare il favore dell’intera comunità nerviese: sui social sono diversi i commenti che contestano i lavori in corso, che sono andati a penalizzare, secondo gli utenti, il trasporto pubblico e che hanno affossato il quartiere nella sua economia e vivibilità.