Politica - 02 settembre 2024, 12:31

Elezioni regionali, Rixi incalza: “Si può scegliere il candidato entro la settimana”

“La Cavo? Ottimo deputato e assessore di Toti, ma le scelte vanno condivise”

Non sarà il candidato di centrodestra alle prossime elezioni regionali, ma Edoardo Rixi vuole puntualizzare la propria posizione sulla scelta che sarà, verosimilmente, annunciata in questi giorni.

Non abbiamo tanto tempo davanti, ma le scelte si prendono in cinque minuti. Si può scegliere il candidato questa settimana, ma o danno a me il pallino di coordinare le convocazioni delle riunioni, perché oggi la Lega non è il primo partito del centro destra in questa regione e non rivendica neanche il presidente come leghista, o posso solo dire che credo che questo territorio abbia bisogno dell’aiuto di tutti.  Si deve lavorare per il territorio, indipendentemente dall’essere del centro destra o del centro sinistra. Dobbiamo lavorare per le future generazioni: in questa visione ci sono e sono disposto a mettere in gioco e a rafforzare questo tipo di alleanza, ma il concetto deve essere questo. Mi preoccupano le guerre sante, perché la nostra Regione non può essere sacrificata su lotte a livello nazionale. La Liguria ha bisogno di meritare rispetto per le tragedie del passato e di essere considerata fuori rispetto a tensioni politiche fra partiti. In un territorio fragile, non possiamo diventare merce di scambio” è il commento rilasciato a margine della conferenza stampa di presentazione del Salone Nautico di Genova.

Il viceministro ribadisce la posizione espressa sulla possibile candidatura di Ilaria Cavo: “Ritengo che Ilaria Cavo sia ottimo deputato e bravissimo assessore nella giunta di Giovanni, detto questo le scelte vanno condivise su una pluralità se no si creano malintesi a livello territoriale che rischiano di indebolire l’alleanza”.

E ancora: “Con Orlando, con cui ho parlato varie volte, su alcuni temi siamo assolutamente d’accordo. Con la manifestazione scellerata fatta davanti alla Regione Liguria ha dimostrato come, purtroppo, quella coalizione ha una visione che vuole prendere il potere in qualsiasi modo e non per fare qualcosa. Secondo me non è il problema della figura di Orlando ma sono i contenuti: chi tira  fuori ancora oggi la Resistenza è perché non ha altri argomenti. 

Le scelte politiche vanno fatte nei confronti dei cittadini e non nelle segreterie dei partiti: continuo a ritenere che in questa frase di transizione sarebbe utile un candidato civico che dimostri come il centrodestra sia a disposizione del territorio per fare cose utili che fino a oggi non si sono riuscite a fare. Il sindaco di Genova non è stato scelto perché era tesserato della Lega ma perché era una persona del fare. Secondo me la scelta deve essere fatta così, a noi l’onere di trovare una sintesi, ma mettiamoci a lavorare in questa maniera. Non farò una battaglia ideologica contro il centrosinistra, però dico che sui problemi ho bisogno delle soluzioni e non mi posso trovare scritto da qualcuno che mi dice ‘Ah, ma noi eravamo per il modello Genova’. L’unico movimento politico che ha votato contro durante la tragedia del Ponte Morandi al decreto Genova al Parlamento nazionale è stato il Partito Democratico. Di questa cosa deve chiedere ancora scusa ai genovesi e ai liguri. Non si può negare questo sui giornali. Gli errori si fanno, ma bisogna dire che sono stati fatti. Invece loro continuano a negare l’evidenza e questo vuol dire che ripeteranno gli stessi errori se vinceranno. Questo è il motivo per cui sto cercando di far capire che questa Regione ha bisogno di continuità a livello istituzionale all’interno di una colazione che è aperta e che deve esserlo. Le scelte devono essere condivise. Non c’è nessuna intenzione di governare a prescindere”.

C. Orsetti, P. Zampedroni, I. Rizzitano


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