Sport - 01 settembre 2024, 20:43

Tra malasorte ed errori al “Ferraris” la spunta l'Hellas Verona: Genoa battuto 2-0

Clamorosa traversa di Vasquez a risultato ancora bloccato, poi un infortunio in uscita di Gollini e un tocco di braccio di Thorsby con rigore regalano le due reti agli scaligeri

Foto Gabriele Siri

Poco fortunato nei momenti chiave e negli episodi decisivi, il Genoa trova la sua prima battuta d'arresto in stagione. Lo fa alla vigilia di quella sosta capitata a fagiolo per recuperare i diversi indisponibili, in particolare sugli esterni, soccombendo 0-2 in casa davanti a un buon Hellas Verona, squadra d'intensità e pure determinata nello sfruttare gli episodi concessigli dalla sfida.

Dall'altra parte un Grifone che mischia un pizzico di malasorte, quando colpisce una clamorosa traversa sull 0-0, a qualche colpa sugli episodi delle due decisive reti avversarie. Da lì nasce una sconfitta alla quale il Vecchio Balordo non riesce, nei minuti poi a disposizione, a reagire. Anche per una panchina forse troppo corta o troppo giovane, specialmente dalla trequarti in su.

A non sorprendere così, oltre alla formazione quasi obbligata scelta da mister Gilardino rispetto alle previsioni della vigilia, è la trama dei primi minuti. I veronesi, con Harroui nel terzetto offensivo insieme al duo Tengstedt-Suslov e Frese preferito in difesa a Magnani, confermano l'aggressività e l'intensità delle prime due giornate, il Genoa è la solita sapiente e paziente macchina che macina poco alla volta passaggi e rotazioni che portano alla prima vera occasione intorno al quarto d'ora col tentativo di Messias murato dai difensori ospiti e quello successivo di Vitinha fuori di un nulla.

Il gran caldo sembra comunque farsi sentire, ed è dopo il cooling break che la gara si riaccende. Come il Grifone che diventa pericoloso quando accelera, con Vasquez al 28' a confermare la sua sfortuna tradizione dello scorso anno di recordman di legni colpiti trovando la traversa a bloccare il suo colpo in acrobazia. Ma anche come il forcing offensivo del Verona dal quale però non scaturiscono conclusioni pericolose, fatto salvo quella al 33' di Harroui (graziato poi dal signor Ayroldi per una brutta entrataccia su Vogliacco) a impegnare per la prima volta seriamente Gollini.

Un'aggressività ospite che lascia però qualche spiraglio agli avanti rossoblù, vicini al gol al 52' con un pezzo di rara bravura di Messias spentosi a lato della porta di Montipò, la cui retroguardia pare tutt'altro che impeccabile. Così come lo è giusto tre minuti dopo quella genoana: uscita imprecisa di Gollini, Tchatchoua più rapido di Martin (colto alla sprovvista dalla giocata del compagno) a insaccare per il vantaggio gialloblù. Ed è sempre un pasticcio difensivo a regalare, passati nemmeno dieci giri di lancette, il raddoppio alla squadra di Zanetti. Il neo entrato Thorsby, uno dei tre mandati in campo pochi minuti prima da Gilardino per cercare di cambiare la rotta dopo lo svantaggio, tocca di mano il cross di Coppola: Tengstedt dal dischetto di potenza non sbaglia.

E se all'Hellas Verona sembra riuscire quasi tutto nel momento giusto, altrettanto non si può dire per le polveri bagnate rossoblù, come dimostra la conclusione di reazione immediata al doppio svantaggio da parte di un altro neo entrato, Ekuban, a lato di un nulla. Poche le alternative offensive per Gilardino che a quel punto ci prova coi giovani di casa come Accornero ed Ekhator. Troppo poco per pungere un Verona più che determinato a difendere la sua seconda vittoria di stagione in tre gare; cosa invece non riuscita al Genoa che ora, post Nazionali, sarà atteso da un'altra impegnativa gara casalinga con la Roma.

 

IL TABELLINO

GENOA-HELLAS VERONA 0-2
Reti:
55' Tchatchoua (H), 64' rig. Tengstedt (H)

Genoa (3-5-2): Gollini; Vogliacco, De Winter, Vasquez; Sabelli (60' Thorsby), Frendrup (83' Ekhator), Badelj (60' Malinovskyi), Messias (86' Accornero), Martin; Pinamonti, Vitinha (60' Ekuban).
A disposizione: Leali, Sommariva; Bohinen, Marcandalli, Kasa, Ahanor, Masini.
Allenatore: A. Gilardino

Hellas Verona (3-4-2-1): Montipò; Dawidowicz, Coppola, Frese; Tchatchoua, Duda (86' Bradaric), Belahyane, Lazovic (87' Magnani); Suslov (61' Daniliuc), Harroui (61' Kastanos); Tengstedt (73' Mosquera).
A disposizione: Berardi, Perilli; Faraoni, Sarr, Livramento, Okou, Dani Silva, Alidou, Cisse, Ghilardi.
Allenatore: P. Zanetti

Arbitro: Ayroldi di Molfetta


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