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Sport | 31 agosto 2024, 16:55

Genoa, arriva il Verona. Gilardino: "Non possiamo permetterci cali di attenzione. Mercato? Contento sia finito"

Il tecnico: "Serviva completare la rosa, rammarico non esserci riusciti". E richiama il sostegno del Ferraris

Genoa, arriva il Verona. Gilardino: "Non possiamo permetterci cali di attenzione. Mercato? Contento sia finito"

La Gradinata Nord: Gilardino ha chiesto ancora il solito supporto del suo popolo (foto Gabriele Siri)

Chiuso il sempre travagliato periodo di trattative, in casa Genoa l'attenzione si sposta tutta sulla sfida di domani per la terza giornata di campionato contro l'Hellas Verona, con mister Alberto Gilardino presentatosi come di consueto ai microfoni dei giornalisti nella solita conferenza stampa prepartita.

L'apertura non poteva che essere sul mercato, con il tecnico "anzitutto felice si sia chiuso" perché "quando ci sono settimane e giorni dove si parla di giocatori in entrata e uscita, non è mai semplice per nessuno e non è un alibi, ma una realtà costante". Poi l'analisi: "Da una parte c’è la felicità di avere questo gruppo, di chi è arrivato e di chi è rimasto, dall’altra il rammarico per non essere riusciti a completare la rosa. Parlo della posizione di quinto ed esterno sinistro e di un difensore centrale. Con la società ne parlavo nell’ultimo mese, anche perché Marcandalli è stato fuori diverso tempo, Matturro non è ancora rientrato e abbiamo Bani e Zanoli con problemi. Erano state fatte valutazioni in tale direzione, ma così non è stato". 

"Pensare a chi c’è ora, continuare a dimostrare quanto fatto finora e mantenere questo spirito" resta però il punto fisso del tecnico. "Dobbiamo tenere botta per l’ultima partita prima della sosta e poi recuperare più giocatori possibili - ha aggiunto - La crescita? DNA e ossatura credo si siano visti in queste prime partite; dobbiamo darci soprattutto obiettivi singoli e di squadra. Quanta sarà la crescita lo dimostreranno campo, settimane e quotidianità nel miglioramento personale di ogni giocatore e del gruppo, lo diranno gli allenamenti, le partite e i giorni che staremo assieme. Rispetto alla scorsa stagione partiamo con un’ossatura di giocatori e con un anno di lavoro alle spalle".

E sulle spalle il Genoa potrà mettere ora due settimane di lavoro senza l'assillo dell'impegno ufficiale, per recuperare i giocatori e inserire sempre più i nuovi. Ma prima c'è il Verona: "L’idea che ho sempre voluto far passare alla squadra è il poter iniziare la gara in un modo ed essere bravi tatticamente a modellarci dentro la partita, come interpreti e strategia di squadra - ha premesso - Domani incontriamo una realtà da sei campionati consecutivi in Serie A. Va mantenuto il rispetto per queste squadre, vanno mantenute alta attenzione e mentalità. Nello stesso tempo, domani sera chiediamo nuovamente aiuto al nostro popolo: abbiamo bisogno del loro supporto e appoggio. Non sarà una gara semplice, dovremo mantenere grandissima attenzione mentale ed essere bravi a determinare dentro la partita, ma soprattutto a leggere che tipo di partita sarà, capirne i momenti e i tempi, determinare quando ne avremo la possibilità coi nostri giocatori di maggiore qualità e fisicità".

Un concetto sempre chiaro espresso dall'allenatore, ormai un riferimento per i tifosi e l'ambiente genoano che in lui e nei suoi ragazzi hanno finora sempre dimostrato tanta fiducia: "È il segnale che i ragazzi lavorano e sono tutti dentro con voglia di mettersi in mostra - ha proseguito - Ora c’è solo da pensare al lavoro, al miglioramento e a come sono arrivati i risultati in queste due partite e nella scorsa stagione. Ogni settimana in cui prepariamo la partita il nostro pensiero, anche prima di andare a dormire, sarà ricordarci come i risultati sono arrivati e cosa abbiamo fatto perché potessero arrivare. In questa squadra, io in primis, non possiamo permetterci di abbassare l’attenzione".

Mattia Pastorino


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