Attualità - 31 agosto 2024, 10:56

Tartufi: in Liguria rinviato al 25 settembre l'avvio della raccolta

Regione posticipa la stagione per tutelare l’ecosistema. Esperti e operatori del settore concordano: “Proteggere oggi per raccogliere domani”

Slitta al 25 settembre l’inizio della raccolta dei tartufi in Liguria, una misura straordinaria adottata dalla Regione per proteggere l’ecosistema che ospita il prezioso fungo ipogeo. La decisione, presa dalla Direzione Generale Turismo, Agricoltura e Aree Protette, è stata supportata dal parere tecnico del Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e della Vita dell’Università di Genova, e segue le orme di altre regioni italiane che hanno già rivisto i propri calendari di raccolta.

STOP ANTICIPATO PER SALVAGUARDARE LA NATURA

L’avvio della stagione di raccolta, originariamente previsto per il 1° settembre, è stato posticipato di 24 giorni per dare respiro agli habitat naturali dei tartufi, proteggendo le simbiosi tra il fungo e le radici delle piante con cui convive. "Questa scelta mira a garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali – ha dichiarato la Regione – per evitare danni irreparabili agli ecosistemi e preservare la qualità del prodotto".

LE NUOVE DATE: ECCO IL CALENDARIO AGGIORNATO

Le nuove disposizioni prevedono un calendario dettagliato per la raccolta delle diverse specie di tartufi:

  • Bianco pregiato: dal 25 settembre al 25 gennaio
  • Nero pregiato: dal 1° dicembre al 31 marzo
  • Scorzone: dal 1° giugno al 31 agosto e dal 25 settembre al 30 novembre
  • Uncinato: dal 1° ottobre al 31 dicembre
  • Nero ordinario: dal 25 settembre al 31 gennaio
  • Nero liscio: dal 25 settembre al 31 dicembre
  • Nero d’inverno: dal 1° gennaio al 15 marzo
  • Tartufo moscato: dal 15 novembre al 15 marzo
  • Bianchetto: dal 15 gennaio al 30 aprile

Pertanto, la raccolta sarà vietata dal 1° al 25 settembre e dal 1° al 31 maggio del prossimo anno, stabilendo una finestra temporale di protezione cruciale per le aree tartufigene.

L’IMPORTANZA DI UNA RACCOLTA RESPONSABILE

Gli esperti sottolineano l'importanza di queste misure in un contesto di cambiamenti climatici e pressioni ambientali crescenti. "Intervenire sui periodi di raccolta è fondamentale per preservare la biodiversità e il patrimonio tartufigeno della Liguria" ha spiegato un portavoce del Dipartimento di Scienze dell’Università di Genova. La regione, tra le più ricche d'Italia per varietà di tartufi, si trova ad affrontare la sfida di bilanciare la tutela dell’ambiente con le esigenze economiche e tradizionali legate alla raccolta.

La decisione di posticipare l'avvio della stagione ha suscitato reazioni contrastanti tra i raccoglitori, ma la maggior parte degli addetti ai lavori concorda sulla necessità di proteggere le risorse naturali per garantirne la disponibilità anche in futuro. "È un piccolo sacrificio che dobbiamo accettare se vogliamo continuare a godere dei nostri tartufi", ha commentato un cavatore locale.

Il monitoraggio della situazione continuerà nei prossimi mesi, con l'obiettivo di trovare un equilibrio tra attività economica e salvaguardia ambientale, un tema sempre più centrale nelle politiche regionali.