/ Cultura

Cultura | 30 agosto 2024, 08:00

Alla scoperta dei Rolli - Il palazzo di Tomaso Spinola

Al civico numero 3 di Salita Santa Caterina sorge l'edificio progettato da Giovanni Battista Castello, detto il Bergamasco: lo caratterizzano l'elegante facciata, il suo portale e gli affreschi di Ottavio Semino custoditi all'interno

Alla scoperta dei Rolli - Il palazzo di Tomaso Spinola

Prosegue oggi, e andrà avanti per tutti i venerdì successivi, ‘Alla scoperta dei Rolli’, un servizio seriale de ‘La Voce di Genova’ dedicato a una delle caratteristiche principali della nostra città, che è valsa anni fa il riconoscimento Unesco come Patrimonio dell’Umanità. Si tratta del sistema dei Palazzi dei Rolli: edifici che sono vere e proprie perle del centro storico e non solo. Vi accompagneremo dentro con i nostri racconti, ve li faremo scoprire con le fotografie, vi illustreremo aneddoti e curiosità. Sempre per amore di Genova e delle nostre eccellenze. Buon viaggio insieme a noi!

 

Salita Santa Caterina conserva un fascino senza tempo: protetta da piazza Fontane Marose nella parte inferiore, e da largo Eros Lanfranco e via Roma in quella superiore, sembra non aver mai dimenticato veramente le famiglie nobili che l’hanno vista prendere le fattezze che ancora oggi possiamo ammirare. Al civico numero 3 sorge il palazzo di Tomaso Spinola, costruito sul progetto di Giovanni Battista Castello, detto il Bergamasco, tra il 1558 e il 1561. Dopo aver abitato per qualche anno nell’edificio, Spinola cedette a Luca Negrone la proprietà, che passo poi di mano in mano fino all’acquisto di Giuseppe Pessagno nel 1847. 

La famiglia Spinola, di origine ligure, riuscì a consolidare la propria fortuna in quel di Genova grazie al commercio e all’ottimo senso degli affari; una ricchezza che si può facilmente intuire osservando l’elegante facciata dell’edificio e il suo portale, ricco di dettagli decorativi che riflettono lo stile dell'epoca, rappresentante erme femminile incastonate in una decorazione di fiori e frutta. 

L’atrio, accessibile al pubblico, è separato da vetrate dal triforio: al suo interno si possono ammirare gli affreschi di Ottavio Semino, risalenti agli anni Sessanta del Cinquecento, che raffigura Angelica legata alla rupe con intorno ricche cornici di stucchi e grottesche. Tra i vari custoditi all’interno dell’edificio, l’affresco più importante è situato nel salone del secondo piano nobile, e rappresenta  Carlo V impegnato nella battaglia di Muhlberg del il 24 aprile del 1547.

Nella Guida artistica per la città di Genova di Federico Alizeri, pubblicata nel 1847, la facciata del palazzo venne descritta come “di follia non credibile, se come ai dì nostri dovea il passeggero islogarsi il collo e d'ogni osso per solo adocchiarne l'altezza”: all’epoca, infatti, l’edificio era caratterizzato da una decorazione a rilievo con gli stucchi di Andrea Aprile da Corona che andavano a incorniciare alcuni riquadri affrescati da Andrea Semino, che sono però andati perduti nel corso degli anni e delle ristrutturazioni. 

Oggi, il Palazzo di Tomaso Spinola è uno dei gioielli storici di Genova, testimonianza del glorioso passato della città e delle sue famiglie nobiliari. Al suo interno trovano spazio abitazioni private e uffici. Come molti altri Palazzi dei Rolli, è inserito dal 2006 nel circuito dei musei e delle visite guidate, permettendo ai visitatori di immergersi nella storia e nell'arte del Rinascimento genovese.  

Chiara Orsetti

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A SETTEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium