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Attualità | 30 agosto 2024, 15:52

Caricamento, la nuova piazza divide: spazio verde e illuminazione scenografica, ma posti a sedere solo nei dehor

Le critiche del capogruppo rossoverde Filippo Bruzzone: “Quel progetto non è mai stato illustrato alla città”

Caricamento, la nuova piazza divide: spazio verde e illuminazione scenografica, ma posti a sedere solo nei dehor

Prosegue la trasformazione di Piazza Caricamento, destinata a diventare un nuovo punto di riferimento tra il centro storico e il Porto Antico di Genova. 

Il cantiere, parte del più ampio Piano Caruggi e finanziato con fondi Pinqua Pnrr, promette una piazza moderna con 22 alberi di jacaranda, nuove pavimentazioni e una suggestiva illuminazione attorno alla statua di Rubattino. Tuttavia, l’assenza di panchine nel progetto ha sollevato diverse critiche.

Filippo Bruzzone, capogruppo rossoverde in consiglio comunale, ha puntato il dito contro la scelta di non includere panchine nel nuovo disegno della piazza, sottolineando come questa decisione penalizzi la cittadinanza. 

“Per quanto riguarda il cantiere in corso, mi sembra che il progetto non preveda panchine - ha dichiarato Bruzzone - Ti puoi sedere solo se paghi”.

Una critica forte, che evidenzia come il nuovo assetto di Piazza Caricamento possa limitare l’accessibilità dello spazio pubblico.

Bruzzone ha inoltre lamentato la mancanza di trasparenza e di coinvolgimento della cittadinanza nel processo decisionale: “Quel progetto non è mai stato illustrato alla città. Non basta una comunicazione da parte dell'amministrazione. Si è deciso di mettere la jacaranda, un albero bellissimo, ma non è stato condiviso un piano per il futuro di quella piazza. Che cosa vogliamo che diventi quella piazza? Perché senza sedute diventa un po'... senza senso.”

La riqualificazione della piazza, prevista per novembre, segna un passo importante per Genova, ma il dibattito sul suo utilizzo rimane aperto. Per molti, come Bruzzone, la vera sfida sarà restituire alla cittadinanza uno spazio realmente pubblico, dove chiunque possa sedersi e godere del nuovo ambiente senza dover necessariamente pagare per farlo. Un’esigenza che, se ignorata, potrebbe minare il successo del progetto stesso, trasformando un’opportunità di rigenerazione urbana in un motivo di divisione.

Redazione

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