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Attualità | 29 agosto 2024, 08:30

Degrado e scarsa sicurezza, Cornigliano al collasso: il grido di allarme di un quartiere dimenticato

La denuncia di Paolo Carini (UDC): “Gli abitanti la sera non possono uscire di casa e ci sono problemi di sporcizia. Dopo aver verificato la situazione, stileremo un documento da presentare all’amministrazione cittadina, alla questura e agli organi di polizia competenti”

Degrado e scarsa sicurezza, Cornigliano al collasso: il grido di allarme di un quartiere dimenticato

Cornigliano, quartiere che un tempo brillava di vitalità e bellezza, oggi è un luogo dove paura e degrado sembrano aver preso il sopravvento. 

A lanciare l’allarme è Paolo Carini, commissario provinciale dell’UDC di Genova, che esprime preoccupazione per la sicurezza pubblica della zona. Carini ha annunciato una visita sul campo nei prossimi giorni, invitando anche la stampa a documentare una situazione che definisce “insostenibile”.

“Ho ricevuto diverse segnalazioni riguardo a un’area che va da Piazza Massena, Corso Perrone fino a Piazza Bagnara. Gli abitanti la sera non possono uscire di casa e ci sono problemi di sporcizia, oltre a numerosi atti di vandalismo in luogo pubblico”, racconta. Secondo Carini, la zona è sotto il controllo di “vere e proprie bande di minori non accompagnati dediti ad attività illecite sia nelle ore diurne che in quelle notturne”, e i residenti sono costretti a misure di auto-protezione per evitare aggressioni.

Per il commissario dell’UDC, il problema della sicurezza a Cornigliano non è una novità, ma una realtà che è stata ignorata troppo a lungo. Carini ha deciso di scendere in campo personalmente: “Intendo verificare di persona la situazione. Infatti, come ho annunciato, venerdì 13 sarò presente con alcuni militanti del partito e con i cittadini che vorranno accompagnarci per vedere direttamente le condizioni del quartiere. L’obiettivo della visita è duplice: documentare la crisi e portare maggiore visibilità alla questione, coinvolgendo le autorità e la cittadinanza.

“Pensiamo sia necessario coinvolgere le autorità di pubblica sicurezza e la polizia giudiziaria per ampliare i controlli nelle ore serali. Inoltre, riteniamo essenziale l’installazione di telecamere di sorveglianza e una migliore illuminazione in certe zone, che attualmente sono quasi buie, facilitando comportamenti illeciti”, sottolinea Carini, ribadendo la necessità di un intervento coordinato e urgente.

L'emergenza sicurezza a Cornigliano richiama un problema più ampio che riguarda tutta Genova, dal centro storico fino alle periferie. Cornigliano, come altri quartieri periferici, sta affrontando una crescente insicurezza legata al degrado urbano, alla criminalità di strada e alla mancanza di un controllo efficace del territorio. Questa situazione non è isolata, ma è strettamente connessa a quanto accade nel centro storico, dove l'incapacità di affrontare la criminalità organizzata ha permesso un deterioramento continuo del tessuto sociale.

La situazione a Cornigliano è stata trascurata per troppo tempo. In passato, il quartiere ha conosciuto anni di splendore, poi ha subito un declino con un'immigrazione non controllata che hanno contribuito al degrado - aggiunge Carini - Il centro storico di Genova ha sempre cercato di circoscrivere questo tipo di criminalità, ma quando episodi del genere avvengono in aree visibili, l'opinione pubblica se ne accorge. Sono certo che se effettuassimo gli stessi controlli nel centro storico alle 23 o anche prima, troveremmo una situazione simile, se non peggiore.

Lavoro vicino al Porto Antico, e posso confermare che dopo le 19 o le 20 la zona diventa invivibile; è diventata una terra di nessuno con traffici di droga. Io stesso ho segnalato più volte alla polizia queste attività illegali. Spero che le forze dell'ordine abbiano continuato a intervenire, anche se, ad essere sincero, ho qualche dubbio. Ritengo che la polizia locale, che in alcuni casi ha anche compiti di polizia giudiziaria, dovrebbe lavorare anche in borghese per condurre indagini più incisive”.

Un ulteriore elemento di connessione tra le crisi di Cornigliano e del centro storico è rappresentato dalla gestione dei minori non accompagnati. Questi giovani, spesso senza alcun sostegno o guida, finiscono per essere coinvolti in attività criminali sia nelle periferie che nel centro.

“Dobbiamo affrontare anche la questione dei minori non accompagnati, un problema visibile a tutti - dice Carini - Questi ragazzi, lasciati a sé stessi senza una guida, rischiano di finire in situazioni che danneggiano sia loro stessi che la società.

Dopo aver verificato la situazione, anche con l’aiuto dei media, stileremo un documento da presentare all’amministrazione cittadina, alla questura e agli organi di polizia competenti, affinché vengano presi i provvedimenti necessari”, conclude.

Marco Garibaldi


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