Cinque proposte, presentate da gruppi internazionali di alto livello, sono state ricevute per il progetto di rigenerazione urbana dei quartieri Certosa e Campasso, coinvolti dal passaggio dell’ultimo tratto ferroviario. Il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Pietro Piciocchi, che sta seguendo personalmente questo delicato dossier, insieme ad altri importanti progetti per la città di Genova, ha illustrato la situazione a Repubblica. Il Piano di Rigenerazione Urbana e Interventi Strategici (Pris) per Certosa e Campasso si articola su due fronti: da un lato, il masterplan per ridisegnare completamente l'area, e dall’altro, gli indennizzi per coloro che dovranno lasciare le proprie abitazioni. L’interesse di cinque gruppi di livello internazionale dimostra, secondo quanto affermato dal vicesindaco, che il progetto di rigenerazione urbana è considerato di grande interesse e che potrebbe diventare un esempio importante. “In questo momento è stata formata la commissione e spero che a breve vengano aggiudicati i lavori”, ha dichiarato.
La fase di progettazione è cruciale, poiché potrà sbloccare anche la questione degli indennizzi. Piciocchi ha annunciato l'avvio di questo processo qualche settimana fa, molto atteso dai residenti. Il budget stanziato per Certosa e Campasso, tra rigenerazione e indennizzi, ammonta a circa duecento milioni di euro. "Abbiamo incontrato i residenti di Fegino, e quelli dei civici 14 e 16 di via Evandro Ferri, che saranno demoliti, e a settembre continueremo con altri incontri. Oltre all'applicazione del valore OMI (Osservatorio del mercato immobiliare), sarà previsto un indennizzo aggiuntivo direttamente dal Pris. A settembre procederemo con altri incontri sugli indennizzi, in parallelo con l'assegnazione dell'incarico di progettazione."
L'obiettivo del Comune di Genova è di concludere tutto entro la fine dell'anno, per poter avviare concretamente i lavori: “Chi si occuperà della progettazione dovrà anche affrontare la questione dei criteri ambientali minimi, che saranno fondamentali per stabilire come e quanto indennizzare le persone. Nella gara di progettazione, è stato richiesto di valutare ogni possibile interferenza." Nel frattempo, "il Cociv sta pagando le indennità di cantiere, che sono separate da quelle previste dal Pris. I tavoli del Pris riprenderanno a settembre, mentre prosegue la trattativa per l'acquisto dell'area ex Facchini."
I piani di Palazzo Tursi prevedono spazi per sport e tempo libero, un campus universitario, una passeggiata ciclo-pedonale per collegare Certosa e Rivarolo, parcheggi e aree di servizio per i diversi quartieri. L'ex area Facchini dovrebbe ospitare il campus universitario, che accoglierà circa seicento studenti. Parallelamente, si continua a lavorare per la realizzazione del "Cerchio Rosso" e del Memoriale per le vittime del crollo del Ponte Morandi. Il progetto, realizzato dal team guidato dall’architetto Stefano Boeri, è stato suddiviso in cinque lotti, di cui i primi due sono stati già assegnati. Il Consorzio Leonardo, composto da imprese come Cosmo Costruzioni Moderne di Genova e Varia Costruzioni di Lucca, insieme ai progettisti 3TI Progetti Italia, Studio associato Gnudi di Genova e ingegnere Mara Franchi, si è aggiudicato l'incarico. Il primo lotto prevede il collegamento tra la Radura della Memoria in via Fillak e il Memoriale di via Argine Polcevera a Campi, mentre il secondo riguarda il tratto tra la Radura e Campasso, con la creazione di un complesso sportivo. La proposta del Consorzio Leonardo include una passerella in acciaio rosso per biciclette e pedoni, con il primo tratto al livello del suolo e il secondo sopraelevato, seguendo il disegno originale di Boeri, che passerà sopra il parco ferroviario. L'inizio dei lavori è previsto per il 2025, almeno per il primo lotto, mentre per il secondo lotto ci sono ancora questioni finanziarie da risolvere. Non ci sono ancora novità sui lotti successivi.