Il futuro dell'Aeroporto "Cristoforo Colombo" sembra promettente dopo un periodo di turbolenze e instabilità: i dati più recenti indicano infatti una ripresa significativa, con i numeri migliori dal 2019, l’anno prima della pandemia Covid-19. Le difficoltà dell’inizio del 2024 per lo scalo genovese sono in parte rientrate visto l'incremento dei turisti a Genova e in Liguria, grazie anche all’introduzione di nuove rotte. I risultati sono evidenti: un aumento dell'8% dei passeggeri a maggio rispetto allo stesso mese del 2023, del 6% a giugno, del 10% a luglio e dell'11,5% ad agosto. Questo incremento a doppia cifra rappresenta un segnale di ripresa cruciale, utile anche nella delicata fase di revisione dei conti avviata dal nuovo consiglio di amministrazione presieduto da Enrico Musso.
L'obiettivo è ridurre le perdite del 2023 da 3,5 milioni di euro a 1,5 milioni di euro, un traguardo reso possibile non solo attraverso la riallocazione di alcune voci e la dilazione di costi su più anni, ma anche grazie alla performance positiva degli ultimi tre mesi. I vertici dell'aeroporto, guidati dal direttore generale Francesco D’Amico, attribuiscono questi risultati soprattutto alla nuova politica commerciale, che ha portato nuove rotte su Genova e punta a ulteriori accordi con compagnie aeree, comprese quelle low cost. I voli estivi, in particolare quelli da e per Olbia, sono stati accolti con favore, e il numero di arrivi a Genova è aumentato grazie al crescente appeal turistico della regione.
Tuttavia, il cammino verso il miglioramento è ancora lungo. L'obiettivo della società che gestisce l’aeroporto è scalare almeno dieci posizioni nella classifica degli scali italiani, dove attualmente il "Colombo" si trova al ventitreesimo posto. Anche se serviranno anni per raggiungere questo traguardo, la direzione è ormai chiara. Sul fronte della governance, le prossime settimane saranno cruciali: lunedì si terrà il primo consiglio di amministrazione del nuovo corso, con all'ordine del giorno l'esame del progetto di bilancio 2023, che sarà poi presentato all'assemblea dei soci la settimana successiva. Sebbene la data prevista sia il 10 settembre, è possibile un lieve slittamento. Il nuovo bilancio dovrà affrontare le criticità evidenziate dai soci, che non avevano accettato il passivo di 3,5 milioni e l'ipotesi di un aumento di capitale fino a 4,8 milioni di euro.
Un'altra questione ancora aperta è l'ingresso di un partner privato. Il presidente Musso ha evidenziato la difficoltà di attrarre un socio di lungo termine a fronte di una concessione in scadenza nel 2029. Una possibile soluzione sarebbe anticipare la gara per la concessione da parte di Enac, permettendo all'attuale società di gestione di presentarsi con un partner privato che, in caso di vittoria, avrebbe una prospettiva di gestione più lunga. Questo approccio potrebbe eliminare la necessità di una gara separata per individuare il partner privato, che potrebbe essere selezionato direttamente e poi partecipare alla gara per la concessione insieme alla Camera di Commercio e all’Autorità Portuale. Attualmente, il gruppo Msc è considerato il nome più affidabile e concreto, soprattutto in vista dello sviluppo delle relazioni tra aeroporto e settore crocieristico.