![San Desiderio, entro la fine del mese chiude il centro di accoglienza: “Trasformiamolo in spazi utili per la comunità"](https://www.lavocedigenova.it/typo3temp/pics/1_b5045f76ea.jpeg "San Desiderio, entro la fine del mese chiude il centro di accoglienza: “Trasformiamolo in spazi utili per la comunità"")
Una riapertura improvvisa, senza una vera e propria inaugurazione, poi l’attività del bar ristorante fino al mese di luglio e una nuova chiusura per portare a termine i lavori di ristrutturazione dell’albergo: questa la travagliata storia, in breve, della Marinella di Nervi, storico locale tra i più celebri del Levante cittadino.
L’edificio, costruito nel 1934, è in mano all’imprenditore Igor Mendelevich dal 2017, quando insieme ad altri soci fondò La Marinella 1934. La struttura è rimasta chiusa per oltre dieci anni, finché nel 2018 non sono cominciate le opere per restituire a Nervi e alla sua passeggiata uno dei suoi simboli. Il progetto di riqualificazione prevede, oltre alla realizzazione dell’area ristoro, che aveva aperto il 1 gennaio scorso, anche uno spazio dedicato alla ricettività di lusso, con un hotel a quattro stelle superior. Nove camere in tutto, di cui quattro suite dotate di vasca filo pavimento, oltre a un’area dedicata al benessere e al relax con sauna, bagno turco, vasca idromassagio e area massaggi e trattamenti.
Dallo scorso luglio, però, un cartello è apparso sulla vetrata del locale annunciando la chiusura per ferie: da allora, però, la riapertura non è mai avvenuta.
Le difficoltà nel portare avanti l’ambizioso progetto non sono mai mancate: dall’aumento dei costi per gli interventi, alla pandemia Covid, dalle intense mareggiate ai vari problemi di natura tecnica, tutto ha contribuito a rallentare fortemente i lavori, per ridare vita a un luogo simbolo che da troppo tempo è rimasto chiuso.
C.O.