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Attualità | 25 agosto 2024, 08:15

Mercato immobiliare genovese in stallo: compravendite in discesa del dieci per cento

Dopo il periodo di crescita nel post-pandemia, il 2023 segna un'inversione di tendenza per il settore. Prezzi stabili ma con leggere flessioni

Mercato immobiliare genovese in stallo: compravendite in discesa del dieci per cento

Il mercato immobiliare residenziale di Genova e provincia ha vissuto un 2023 di forte rallentamento, dopo anni di crescita che avevano caratterizzato il periodo post-pandemico. 

La contrazione del numero di transazioni e la lieve flessione delle quotazioni riflettono un quadro economico complesso e in evoluzione, in cui si avvertono segnali di stabilizzazione, ma anche di incertezza.

Il 2023 ha visto un significativo arresto del trend positivo degli anni precedenti, con una riduzione complessiva delle transazioni del -10,2% in tutta la provincia di Genova, rispetto al 2022. Sono state registrate 12.785 transazioni normalizzate (NTN), di cui ben 8.468 solo nel comune di Genova, che ha subito un calo dell'8%. Questi numeri dimostrano come il mercato immobiliare genovese, pur mantenendo una certa vivacità, stia rallentando rispetto ai ritmi sostenuti degli ultimi anni.

LA SITUAZIONE A GENOVA

Il numero di compravendite nella città di Genova rappresenta più della metà (66,2%) delle transazioni provinciali, sottolineando ancora una volta il peso predominante del capoluogo sul mercato immobiliare dell'intera area metropolitana. Tuttavia, i dati mostrano un calo anche nelle zone centrali e più dinamiche della città. La bassa Val Bisagno, che rimane l’area con il maggior numero di compravendite (1.215 NTN), ha comunque registrato una flessione del -6,7%. Un calo ancora più marcato è stato riscontrato nel Medio Levante, dove le transazioni sono diminuite del -15,3%.

LA SITUAZIONE IN PROVINCIA

Il fenomeno si osserva in tutte le macroaree provinciali. Il Golfo del Tigullio, che rappresenta una delle aree più dinamiche fuori dal capoluogo, ha subito un calo del -13,4%, con 2.079 NTN. Altre aree, come la Valle Scrivia e la Val Petronio, hanno visto flessioni rispettivamente dell'11,5% e del 21,3%. Anche le zone costiere, che tradizionalmente mostrano una maggiore tenuta, non sono state immuni: la Riviera di Ponente ha subito un calo del -17,3%, mentre il Golfo Paradiso ha segnato un preoccupante -24,0%.

Parallelamente al calo delle compravendite, anche le quotazioni medie hanno mostrato una leggera flessione. A livello provinciale, il prezzo medio si è attestato a 2.052 €/m², registrando una diminuzione del -0,4% rispetto all'anno precedente. Questo calo si inserisce in un contesto di stabilizzazione dei prezzi, dopo le impennate post-pandemia. Le aree con le quotazioni più elevate restano quelle lungo la costa, come il Golfo Paradiso (3.461 €/m²) e il Golfo del Tigullio (3.209 €/m²), che pur segnando variazioni minime o nulle, continuano a rappresentare i segmenti più pregiati del mercato immobiliare genovese.

In città, la media delle quotazioni si attesta a 1.895 €/m², con una flessione dello -0,5%. Il Levante rimane la zona più costosa, con 3.411 €/m², mentre le Alture di Ponente risultano essere la macroarea più economica, con 908 €/m². Si nota un andamento diversificato tra le diverse zone del capoluogo: il Centro Storico ha registrato una lieve crescita (+0,3%), mentre aree come il Medio Levante hanno visto un aumento contenuto dei prezzi (+0,7%).

La situazione appare diversa nei comuni non capoluogo della provincia, dove il calo delle quotazioni è stato generalmente più marcato. Ad esempio, l’Entroterra genovese ha segnato un ribasso dell'1,7%, attestandosi su un valore medio di 849 €/m², confermando le difficoltà di queste aree meno attrattive rispetto alle zone costiere e ai centri urbani principali.

Guardando al 2024, le aspettative sono prudenti. Se da un lato il rallentamento del 2023 potrebbe rappresentare una fase di assestamento dopo la ripresa post-pandemica, dall’altro è chiaro che le incertezze economiche globali continueranno a influenzare il comportamento degli investitori e dei consumatori.

La tenuta del mercato dipenderà in gran parte dalla capacità di attrarre nuove domande, in particolare quella proveniente dall'estero, che potrebbe beneficiare delle quotazioni più basse e della qualità della vita che Genova e la sua provincia offrono. 

Fonti dei dati: Agenzia delle Entrate, Direzione Regionale Liguria, Statistiche regionali 2024: Mercato immobiliare residenziale Liguria

Marco Garibaldi

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