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Attualità | 24 agosto 2024, 08:05

Lo Sport che amiamo - Gli eSports, la nuova frontiera del calcio (e non solo)

Viaggio nell'innovativo hub dei Magazzini del Cotone, dove accanto ai computer non si rinuncia al calciobalilla e al Subbuteo

Lo Sport che amiamo - Gli eSports, la nuova frontiera del calcio (e non solo)

Prosegue questo sabato, e andrà avanti per tutti i sabati successivi, ‘Lo Sport che amiamo’, una rubrica dedicata a personaggi e storie di sport della nostra città e della nostra regione. Ci piace raccontare quel che c’è oltre il risultato sportivo: il sudore, la fatica, il sacrificio, il duro allenamento, l’impegno, le rinunce, lo spirito del gruppo. Tanti valori che vogliamo portare avanti e mettere in luce con quello che sappiamo fare meglio: comunicandoli. Comunicarli significa amplificarli, ed ecco perché lo sport può diventare, sempre di più, ‘Lo Sport che amiamo’. Ci accompagna in questo percorso un giovane di belle speranze: Federico Traverso, laureando in Scienze della Comunicazione. Oggi parliamo del variegato mondo degli eSports.

Un centro dedicato agli eSports nel cuore di Genova. È questo, e molto altro, l’Esplace, un hub tecnologico all’avanguardia ai Magazzini del Cotone, che in poco tempo è diventato un punto di riferimento per le principali discipline e-sportive in Italia

“Non esiste nel nostro Paese un luogo dove ci siano cento computer collegati, certificati e standardizzati per svolgere competizioni nazionali e internazionali”, spiega Stefano Pesce, co-fondatore di Esportech S.r.l., la start-up che ha ideato il progetto Esplace.

“Il nostro fiore all’occhiello è l’Esplace Stadium, un vero e proprio campo da gioco munito di ventidue PlayStation per dei match di EA FC 24 Pro Club undici contro undici, che mira a riportare l’atmosfera del campo fisico nell’esperienza videoludica. Quest’anno abbiamo ospitato il Torneo delle Regioni eSport della FIGC-LND, in cui ogni team lavora proprio come una squadra di calcio: si allena settimanalmente, ognuno ha il suo ruolo e il capitano-giocatore dà indicazioni durante le partite. Per loro il nostro campo è come la ‘Coverciano’ degli eSports: prima facevano tutto da remoto, mentre poter ospitare le finali qui, con telecronaca e commenti in diretta, ha dato all’evento un significato diverso. Ha permesso anche a persone che si conoscevano solo online di vedersi di persona.” 

Inoltre, Esplace offre dieci postazioni di simracing e la più grande sala per la realtà virtuale in Italia, di oltre 250 metri quadri. 

Quello degli eSports è un settore in grande crescita, con tante squadre professionistiche che scendono in campo anche nel virtuale con i loro player nel contesto della eSerie A.

“La Lega Nazionale Dilettanti – racconta Pesce - ha interesse nel creare dei campionati paralleli anche tra le società non professionistiche. L’obiettivo sarebbe quello di giocare sul campo ‘vero’ per poi fare la rivincita su quello virtuale, e lo stadio che abbiamo qui a Esplace rende proprio l’idea”. 

“A settembre – aggiunge Mauro Traxino, presidente di Esportech – ospiteremo il primo evento UEFA, una novità per l’Italia, che evidenzia la dimensione internazionale del nostro spazio. C’è grande attesa, e l’augurio è che eventi di questo tipo possano essere ripetuti in futuro.”

Non solo calcio virtuale, però. “Puntiamo sul mondo del calcio in tutte le sue forme, includendo anche il calciobalilla e il Subbuteo – prosegue Pesce - A marzo, abbiamo ospitato i Master italiani di Subbuteo e, da settembre, quando procederemo con l’ampliamento di ulteriori 500 metri quadri, l’idea è quella di partire con una vera e propria scuola per i ragazzi, che due volte alla settimana potranno fare training per il Subbuteo.” 

“L’ampliamento darà spazio anche ad altre attività ludiche come i giochi da tavolo, gli scacchi o i giochi di carte, oltre ad un bar e a un’area per feste, eventi, team building e co-studying. L’idea è quella di creare un ambiente ricco di attività e stimoli nuovi, un luogo di aggregazione sempre usufruibile. Cerchiamo di ricreare un qualcosa che sta sparendo, una rivisitazione in chiave moderna delle vecchie sale giochi, eliminando ovviamente l’aspetto dell’azzardo in favore di quello ludico e aggregativo. Il tutto sensibilizzando i ragazzi sull’uso corretto della tecnologia e del digitale”. 

Federico Traverso

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