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Eventi | 23 agosto 2024, 18:30

Cosa fare a Genova e dintorni nel week end: tutti gli appuntamenti per sabato 24 e domenica 25 agosto

La sagra di San Bartolomeo a Rapallo, la cinquantaduesima sagra del Fungo a Tavarone, il mercatino dell'antiquariato a Recco, "Melville e la balena bianca" all'Isola delle Chiatte per il Sea Stories Festival, la musica di "105 in the city" a Rapallo e tanto altro

Rapallo, Chiesa di San Bartolomeo

Rapallo, Chiesa di San Bartolomeo

EVENTI

SAGRA SAN BARTOLOMEO RAPALLO

Sabato 24 agosto

Incastonata tra il blu del mare e il verde dei monti liguri, la Chiesetta di San Bartolomeo è un gioiellino da scoprire. Situata lungo la storica mulattiera che porta al Santuario di Montallegro, questo luogo speciale regala una vista che lascia senza fiato. 

Un motivo in più per non perdere i festeggiamenti del 23-24 agosto: il programma prevede stand gastronomici aperti dalle 19,30 con minestrone, asado, trofie, fritto di pesce, porchetta e piatti liguri.  

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SAGRA DEL FUNGO A TAVARONE

Fino al 25 agosto

Torna la cinquantaduesima edizione della nostra Sagra del Fungo di Tavarone.

Il programma delle serate: 

- venerdì 23 agosto a cena dalle ore 19.30 con stand gastronomici, intrattenimento musicale di Luca Parpaiola e serata spumeggiante con il dj set degli amici di Musica Libera

- sabato 24 agosto a cena dalle ore 19.30 con stand gastronomici, intrattenimento musicale e serata danzante coi i nostri fedelissimi Orchestra Caravel 

- domenica 25 agosto con stand gastronomici a pranzo dalle 12.30 e a cena dalle 19.39 intrattenimento musicale di Luca Parpaiola e serata magica con il dj set dell’ immancabile Roberto Cerchi. Info qui

FESTA PATRONALE DI S. ERMETE (SCIARBORASCA)

Dal 24 al 28 agosto

Musica e gastronomia a Sciarborasca per la festa di S. Ermete. Si inizia sabato 24 agosto con la cena a base di piatti tipici locali, con baby dance e alle 21,3o il concerto dei Trilli. Domenica 25 agosto, dalle ore 16, prenderanno il via i giochi di una volta per i bambini e la fiera mercato; cena in piazza e appuntamento con la musica dal vivo dalle 21,30 in poi.

La festa proseguirà anche nelle giornate di martedì 27 e mercoledì 28 agosto, giornata clou delle celebrazioni: prevista anche la processione per le vie della frazione, il concerto Megamax in tributo agli 883 e lo spettacolo pirotecnico. 

TRAVERSATA LIGURE CON LORENZO BARONE

Sabato 24 e domenica 25 agosto

Il weekend del 24/25 Agosto sarà un fine settimana all'insegna dell'avventura: al rifugio Antola sarà ospite Lorenzo Barone per il suo primo evento in Liguria! 

L'appuntamento prevede due attività distinte per il sabato e per la domenica 

SABATO 24 AGOSTO

Attraverseremo insieme la Liguria dall’Area Marina Protetta di Portofino al Parco Regionale Naturale dell’Antola in compagnia di Lorenzo. Lo faremo con un "triathlon non competitivo”, con le discipline  kayak, bicicletta, escursionismo/trail

snodate sul seguente percorso:

-Recco-Punta Chiappa-Recco 7,5 miglia

-Recco-Casa del Romano 60 km 2010 D+

-Casa del Romano-Rifugio Parco Antola 7 km 310 D+

L'evento è pensato per godersi i panorami unici che la nostra regione ci regala e per mettersi alla prova durante questa incredibile avventura!

La traversata terminerà con una bella cena, notte e colazione in Rifugio o in tenda! 

DOMENICA 25 AGOSTO alle ore 14:00 sulle terrazze del rifugio Lorenzo presenterà il suo libro 

"Dove finisce l'orizzonte" e cparlerà dei suoi ultimi viaggi con proiezioni video ed immagini inedite.

L'ingresso alla presentazione è libero e GRATUITO anche per chi non ha partecipato alla traversata, sarà possibile pranzare in rifugio su prenotazione.

NOSTRA SIGNORA DEL FULMINE (RECCO)

Sabato 24 agosto

Nella frazione di Cotù prenderà il via, il 24 agosto, la due giorni di devozione religiosa, delizie gastronomiche e vivace intrattenimento, in onore di Nostra Signora del Fulmine e San Bartolomeo. “Cambia il tempo, cambiano i costumi, cambiano le mode ma le tradizioni restano. La festa in onore di Nostra Signora del Fulmine, destinata ad attrarre cittadini e turisti, sarà capace anche quest’anno di coniugare spiritualità e momenti di divertimento” dice il sindaco Carlo Gandolfo.
Sabato, nei pressi della Chiesa che domina le colline a levante della città intitolata all’apostolo, l’alzabandiera dei Quartieri Cotù, Cisternone e Carbonara-Bastia segnerà l’inizio dei festeggiamenti. In serata (ore 20:30) la Santa Messa solenne, a cui seguirà la processione con l’Arca della Madonna del Fulmine, accompagnata dagli spari di saluto dei quartieri. Lo stand gastronomico, che aprirà alle ore 19 nelle due giornate di festa, offrirà una varietà di prelibatezze. L’intrattenimento musicale è a cura della Filarmonica Rossini.
Le celebrazioni continueranno domenica 25 agosto, iniziando con la Santa Messa alle 9; in serata Santo Rosario e benedizione e distribuzione di focaccette in onore di San Bartolomeo Apostolo. Lo spettacolo pirotecnico sarà curato dal Quartiere Cotù. Il 26 agosto alle ore 18 sarà ammainata la bandiera dei Quartieri. Per la comodità dei partecipanti, sarà disponibile un servizio navetta per entrambi i giorni, garantendo un facile accesso all’evento: sabato dalle ore 18.45 e domenicadalle ore 18.30.

MERCATINO RECCO ANTIQUA

Sabato 24 agosto

Sabato 24 Agosto appuntamento con il mercatino dell'antiquariato denominato Recco Antiqua presso i portici di Piazza San Giovanni Buono a Recco. Gli espositori saranno presenti dalle ore 09 alle ore 18. Presso i loro banchi saranno esposti antiquariato di ogni tipo: libri, dischi, fumetti, mobili, soprammobili, militaria, abbigliamento vintage e piccolo antiquariato.

MUSICA E TEATRO

MELVILLE E LA BALENA BIANCA

Fino al 27 agosto

La rassegna dei genovesi, Porto Antico EstateSpettacolo, prosegue con il terzo e ultimo capitolo che come di consueto anima la terza delle location “storiche”: dopo l’Arena del Mare e la Piazza delle Feste, è adesso la volta dell’Isola delle Chiatte,il luogo più suggestivo del Porto Antico di Genova, il palcoscenico pieds dans l’eau che dal 19 al 28 agosto sarà protagonista del SEA STORIES FESTIVAL, l’originale festival teatrale che porta il teatro direttamente sul mare. 

Dal 22 al 27 agosto arriva la prima delle due novità 2024 della Compagnia,“Melville e la Balena Bianca”. La storia della baleniera Essex, realmente esistita, prende vita in questo epico racconto nato dall’incontro tra lo scrittore e uno dei sopravvissuti della Essex, Owen Chase, incontro che fu di ispirazione per il più grande dei suoi capolavori, Moby Dick. In scena, vedremo un giovane Melville alle prese con i suoi demoni interiori, accompagnato da Owen Chase, Toby (il suo amico e compagno di viaggi) e un danzatore che rievoca il mondo onirico e l'inconscio dell'autore. Gli attori Igor Chierici, Luca Cicolella, Giulio Venturini e Andrea Nicolini, con la regia di Igor Chierici.

Prevendita biglietti: www.happyticket.it e Librerie.Coop Porto Antico

105 IN THE CITY (RAPALLO)

Sabato 24 agosto

Fa tappa anche a Rapallo 105 IN THE CITY, l’appuntamento dell’estate 2024 con il divertimento, i Dj-Set e la musica live firmato Radio 105.

Sabato 24 agosto a Villa Tigullio l’appuntamento sarà con Mauro Dell'Olio che presenterà le esibizioni dei dj di Radio 105, di Enula e, come special guest, Fabio Rovazzi.

"In un cartellone estivo già organizzato dalla precedente amministrazione, abbiamo avuto l’occasione “last minute” di proporre questo evento per i giovani e l’abbiamo colta - spiega il Sindaco Elisabetta Ricci - Una manifestazione a livello nazionale che promuoverà Rapallo attraverso una delle radio più ascoltate e che offrirà ai nostri ragazzi una bella serata di divertimento in una delle nostre location più suggestive".

L’ingresso sarà libero e gratuito fino a esaurimento posti (1000 tutti in piedi). I cancelli di Villa Tigullio saranno aperti dalle 19:00 mentre il parco (solo di Villa Tigullio) resterà chiuso al pubblico dal mattino per consentire gli allestimenti necessari.

MOSTRE E MUSEI

NOSTALGIA - MODERNITÀ DI UN SENTIMENTO DAL RINASCIMENTO AL CONTEMPORANEO

Fino al 1 settembre

Sarà la Nostalgia il filo rosso che legherà le opere d’arte in mostra nelle sale dell’Appartamento del Doge a Palazzo Ducale di Genova  a partire da domani, giovedì 25 aprile e fino al prossimo 1° settembre. Un’esposizione che muove i suoi passi lungo un complesso itinerario tra le arti figurative dal Quattrocento al Contemporaneo, curata da Matteo Fochessati in collaborazione con Anna Vyazemtseva, è prodotta e realizzata da Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura e rientra nell’ambito delle iniziative di Genova Capitale Italiana del Libro.

Nostalgia. Modernità di un sentimento dal Rinascimento al contemporaneo, questo il titolo completo della mostra, raccoglie oltrecentoventi opere tra dipinti, sculture, arti decorative, grafica e volumi illustrati di artisti come Albrecht Dürer, Luca Giordano, Jean Auguste Dominique Ingres, Francesco Hayez, Giovanni Boldini, Giacomo Balla, Giorgio De Chirico, Lucio Fontana, Ives Klein e Anish Kapoor, provenienti da prestigiosi musei e collezioni private italiani e internazionali.

TUTANKHAMON: LA TOMBA, IL TESORO, LA MALEDIZIONE

Fino al 15 gennaio

E' stata prorogata fino al 15 gennaio 2025, nella prestigiosa location di Porta Siberia, la Mostra Tutankhamon: La tomba, il tesoro, la maledizione.

Il percorso espositivo offre l’occasione per il visitatore di conoscere la storia delle origini del Faraone Bambino e di rivivere passo per passo la ricostruzione storica della più grande scoperta archeologica, avvenuta nel 1922, grazie all’abilità e alla tenacia dell’archeologo Howard Carter. 

LA MOSTRA DELLE ILLUSIONI

Fino al 15 gennaio

È stata prorogata fino al 15 gennaio 2025 la Mostra delle Illusioni allestita ai Magazzini del Cotone (modulo 1) del Porto Antico di Genova, una divertente mostra dedicata all'affascinante mondo delle illusioni ottiche, realizzata dalla società Innovation CGMZ, che si occupa da anni di mostre a carattere storico-divulgativo e di intrattenimento. 

Infoinfo@lamostradelleillusioni.com, Tel. 389.554.0263 (anche Whatsapp)

PRESENZE DELL'ARTE SVIZZERA NELLA COLLEZIONE MUSEO DI VILLA CROCE

Fino all'8 settembre

Il Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce, in collaborazione con l’Associazione di Promozione sociale della Cultura Art Commission e MAIIIM (Media Art III Millennium), presenta le opere degli artisti svizzeri, provenienti dalle collezioni patrimoniali, a testimonianza dei forti
legami e delle fruttuose occasioni di collaborazione che Genova e il suo museo hanno sempre intrattenuto con lo Stato elvetico, testimoniato anche dalle due residenze d’artista, organizzate dalla Conferenza culturale delle città svizzere (Cvc), presenti in città da molti anni.
Nelle raccolte del museo sono infatti conservate opere di alcuni degli artisti svizzeri più significativi, partendo dalle figure storiche di Jean Arp, Camille Graeser e Richard Paul Lohse, fondatore del gruppo concretista svizzero Allianz del 1937, passando della generazione successiva, come Megert, Glattfelder, Mattes per arrivare alla ricerca contemporanea di De Luca, Michel e Repetto e con l’innesto di un artista anomalo come Legnani, svizzero di nascita. Una sala dello spazio del piano nobile è  inoltre dedicata a documentare, con vari materiali fotografici e cartacei, le mostre e attività che il museo ha realizzato nel corso degli anni che si sono incentrate sui protagonisti culturali e artistici svizzeri. Nello spazio esterno del parco, sul lato meridionale, si può  ammirare la grande scultura di Bucher a cui il mare e la nuova diga fanno da sfondo.

L’esposizione di Villa Croce è realizzata in occasione della VI edizione della Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea Le Latitudini dell’Arte, che quest’anno vede  lo scambio artistico proprio con la Svizzera, e costituisce la principale anticipazione della mostra che viene  inaugurata al Galata Museo del Mare il primo di agosto 2024. 

SERPENTI

Fino al 31 dicembre

Da giovedì 25 luglio al 31 dicembre il Museo di Storia Naturale “G. Doria” di via Brigata Liguria 9 ospita la mostra “Serpenti”. Nella grande sala a piano terra del museo sono stati allestiti speciali terrari che ospitano 100 esemplari appartenenti a 50 specie provenienti da tutto il mondo: boa, anaconde, pitoni e tanti altri serpenti. Tutti gli animali provengono da allevamenti e nessun prelievo è stato effettuato in natura.

L’esposizione è arricchita da numerosi pannelli didattici che illustrano gli aspetti morfologici e fisiologici dei serpenti, la sistematica, il commercio illegale delle loro pelli e forniscono notizie interessanti utili a comprendere la loro importanza ecologica. 

All’ordine dei serpenti appartengono circa 3.400 specie; sono rettili dal corpo allungato e privi di zampe che si sono evoluti da lucertole con zampe corte nel periodo Cretaceo. Quasi tutti i serpenti sono carnivori. La pelle non cresce insieme al serpente per cui periodicamente viene cambiata con il processo della muta. La maggior parte delle specie depone le uova, ma alcune costruiscono nidi e li proteggono durante il periodo di incubazione. Questi rettili rappresentano uno dei più antichi e più diffusi simboli mitologici, associati quasi sempre all’immagine del male e del peccato e, ancora oggi, sono spesso vittime di pregiudizi ingiustificati e vengono inutilmente uccisi. 

HOLLYWOOD IN RIVIERA

Fino al 25 agosto

Ha aperto al pubblico giovedì 30 maggio, presso la Galleria delle Esposizioni al secondo piano del Galata Museo del Mare, la mostra “Hollywood in Riviera. Cronaca delle star del cinema nelle immagini dell'archivio Fotografico Francesco Leoni. Grazie ad una selezione di fotografie rare e inedite, venute alla luce in sette mesi di studio e ricerca sull’Archivio Fotografico Francesco Leoni, e un allestimento immersivo e coinvolgente, la mostra “Hollywood in Riviera” trasporta i visitatori in un'epoca dorata, in cui la Liguria era la destinazione preferita per le celebrità in cerca di relax e divertimento. Il backstage di film girati a Genova e in Liguria, evidenziano la vita degli attori durante la recitazione, con uno spaccato di vita dei luoghi. 

OSSI DI SEPPIA. UGO MULAS, EUGENIO MONTALE

Fino al 16 febbraio

Dal 18 luglio 2024 al 16 febbraio 2025 il FAI - Fondo per l’Ambiente Italiano ETS, in collaborazione con l’Archivio Ugo Mulas, ospita, presso l’Abbazia di San Fruttuoso a Camogli (GE), la mostra Ossi di Seppia.  Ugo Mulas, Eugenio Montale, un intenso e suggestivo dialogo tra due linguaggi artistici, la fotografia e la poesia, e tra due grandi maestri della cultura italiana, Ugo Mulas e Eugenio Montale, che verte sulla stessa materia: l’impressione e il concetto del paesaggio ligure.

A cura di Guido Risicato e Archivio Ugo Mulas, la mostra, allestita in diversi ambienti dell’Abbazia, presenta venticinque fotografie in bianco e nero scattate da Ugo Mulas nel 1962 a Monterosso, nelle Cinque Terre, luogo dove Eugenio Montale ha trascorso la sua infanzia e che ha ispirato il poeta nella composizione della raccolta Ossi di Seppia.

I GIGANTI DELLE ONDE

Fino al 1 settembre

Dal 5 luglio, presso il Forte Santa Tecla, è visitabile la mostra “I Giganti delle Onde. Viaggi e viaggiatori. Una storia italiana”.

In esposizione una selezione preziosa di manifesti originali dedicati ai più prestigiosi transatlantici italiani che hanno solcato mari e oceani.

Grandi protagonisti le storie dei “bastimenti” di ferro e carbone, che con il passare del tempo sono diventati sempre più veloci ed importanti non solo nella loro fisionomia ma anche nella cura dei loro interni.

La mostra si pone anche come un omaggio a tutte le persone che hanno lavorato per realizzare questi “Giganti delle onde”: dagli ingegneri che li hanno progettati, fino agli operai, ai tecnici e agli artisti che hanno curato gli interni realizzando mobili, quadri e sculture, ai fotografi che li hanno immortalati nella fase di costruzione fino al varo e alla navigazione, ai disegnatori e ai grafici che hanno curato manifesti e dépliant e ai pubblicitari che hanno creato il sogno del viaggio contribuendo a reinventare la nave passeggeri come mezzo confortevole, portando alla nascita, già negli anni Trenta, del termine “crociera”.

In esposizione immagini in bianco e nero e a colori dal forte impatto emotivo, una storia nella storia del nostro paese che ripercorre la vita nelle traversate oceaniche, nelle crociere di lusso ma anche nei viaggi di chi era alla ricerca di una vita migliore lontano da casa.

Per decenni, infatti, circa 29 milioni di persone, donne, uomini e bambini, sono partiti armati di speranza intraprendendo il loro “viaggio in cerca di fortuna” che merita di essere ricordato e celebrato.

Nelle magnifiche sale dei Magazzini di Levante potrete ammirare oltre cinquanta manifesti, decine di brochure, filmati, fotografie, un omaggio ai nostri “Giganti delle Onde”: il Rex, il Conte Biancamano, il Principessa Mafalda, il Saturnia, il Giulio Cesare, l’Augustus, il Michelangelo.

La mostra, a cura di Enzo Ferrari, è stata realizzata con il fondamentale contributo della Fondazione Ansaldo, di Confindustria Imperia, della Biblioteca Civica Dott. F. Corradi di Sanremo e dell’imperiese Bernardo Berio collezionista e proprietario della quasi totalità del materiale esposto.

Un’occasione imperdibile per conoscere la storia di queste “città galleggianti” ma anche della nostra Italia.

Orario di visita: da giovedì a domenica 17.30 – 23.30 (ultimo ingresso ore: 23.00)

ANIME E VOLTI DELLE CONFRATERNITE

Fino al 2 settembre 

Dal 17 luglio, la suggestiva mostra fotografica "Anime e Volti delle Confraternite", curata dal rinomato fotogiornalista Fabio Bussalino, troverà una nuova dimora presso il Museo Diocesano di Genova. 

La mostra si inserisce nel più ampio percorso espositivo “Confraternite genovesi: una tradizione di storia, arte e dedizione”, e rappresenta solo uno degli eventi che, nelle scorse settimane, hanno animato vari luoghi della città. 

Oltre alla mostra fotografica, il Museo Diocesano ospiterà fino al 2 settembre l'esposizione "Figlioli di luce: abiti e oggetti delle Confraternite", una raccolta di vesti e accessori processionali che raccontano la storia e la devozione delle confraternite genovesi attraverso i loro simboli più rappresentativi.

Inoltre, prosegue per tutto il mese di luglio l'esposizione della cassa Processionale della Madonna del Rosario della Confraternita del SS Rosario di Marassi. Realizzata da Agostino Storace intorno al 1760, questa preziosa opera sarà visitabile presso l'Oratorio di San Filippo Neri, situato in via Lomellini 10, in un immobile di proprietà comunale che ospita la sede genovese della Confederazione dell’Oratorio di San Filippo Neri.

LA METAFORA DEL VIAGGIO

Fino al 31 ottobre

Approda a Genova e ad Alassio “La Metafora Del Viaggio”, l’esposizione personale di Bruno Catalano, tra i maggiori esponenti del panorama artistico contemporaneo. Organizzata con la collaborazione di Comune di Genova, Comune di Alassio e Regione Liguria, l’esposizione è composta da sette sculture monumentali della straordinaria serie “I Viaggiatori”. 

Caratterizzate dalla totale mancanza della parte centrale del corpo e da personaggi eterei, privi di materia, in un gioco di "non finito", quasi michelangiolesco, le opere di Catalano portano lo spettatore a perdersi negli sfondi scelti per le installazioni e a chiedersi perfino come queste figure possano reggersi in piedi.

Tutte le opere di Bruno Catalano rappresentano un "uomo che cammina", una figura caratterizzata sempre da un bagaglio, una valigia, una borsa o uno zaino, che regge con una mano e che lo configura come un viaggiatore che non si sa però da dove viene, né dove vada, lasciando inevitabilmente frammenti di sé lungo il cammino.

I Viaggiatori di Bruno Catalano

“I Viaggiatori” di Bruno Catalano sono personaggi che la scultura immortala nel mezzo di un lungo viaggio, la cui durata, origine e destinazione rimangono a noi ignote. Nella sua opera, questi uomini e queste donne tratti dal mondo del quotidiano assumono una dimensione eroica e diventano simboli di continuità e trasformazione. Con la loro statura monumentale esplorano e raccontano i temi universali dell’esistenza umana: l’identità, la migrazione, il viaggio stesso. Questi individui trasportano all’interno dei loro bagagli dei frammenti di vita e di storia. Il loro destino si lega inevitabilmente alle loro radici, e li mantiene in un equilibrio precario tra il passato e il futuro. Bruno Catalano rappresenta esseri umani, figure sospese che viaggiano, attraversate dalla luce, dal vento e dallo sguardo. Corpi incompiuti dove le parti mancanti diventano finestre nelle quali riconoscersi, metafore di movimento e connessione con il viaggio della vita.

Simone

Con “Simone”, Bruno Catalano ha realizzato il ritratto a figura intera di un giovane veneziano il cui aspetto, al di là della lacerazione caratteristica dell'intera serie dei “Viaggiatori”, evoca il gusto dell'eleganza italiana. Indossa un abito con cravatta e la sua silhouette trasmette l’immagine di una sobrietà elaborata. Da queste vesti nei toni del grigio emergono due tocchi di bronzo brillante: uno è la mano del personaggio che porta la sua grande borsa di cuoio e l'altro è il suo volto. Con espressione serena, il suo sguardo va lontano come per proiettarsi nel futuro, con fiducia e determinazione.

Khadine 

L’uomo qui rappresentato è un personaggio ricorrente nella serie dei “Viaggiatori”, amico e modello di Bruno Catalano. “Khadine” avanza con andatura calma e sicura con la sua valigia alla mano. Dall’alto, sembra scrutare un orizzonte lontano e indiscernibile per noi. Il percorso di quest’uomo senegalese, diviso tra due paesi e due continenti, traccia un parallelo con la questione della diaspora africana, il suo passato e la sua eredità in un mondo globalizzato.

Hubert 

In piedi, in attesa, “Hubert” è stato immortalato in un momento di assenza in cui il suo spirito aleggia altrove. Vestito solamente di un paio di jeans, a torso e piedi nudi, è un viaggiatore umile, che si accontenta di seguire il corso delle cose. Il blu del pantalone contrasta con la pelle bronzea, brillante e grezza, esposta al sole e agli elementi. Il corpo, nonostante il vuoto lasciato, lascia intravedere un chiasmo degno dell’arte statuaria greco-romana, mentre una mano casualmente infilata in tasca conferisce al personaggio tutto lo sdegno e la spensieratezza della gioventù.

Benoît 

All'origine di ognuno dei “Viaggiatori”, Bruno Catalano vede nei suoi soggetti, uomini o donne, un bagliore di ispirazione: uno sguardo, un'espressione, una statura, un dettaglio. Trova in loro la forza, l'originalità e l'umanità di un'opera d'arte. È il caso di “Benoît”, collaboratore e amico di Bruno Catalano alla fonderia d'arte. Il suo aspetto e la sua espressione rinviano a figure mitologiche dell’antichità, come una presenza anacronistica che si ritrova qui, stranamente legata ai ritmi frenetici del presente.

Pierre David Triptyque

Tracce di un viaggio che è allo stesso tempo mobile e immobile. Perché il viaggiatore non è solo chi ha lasciato tutto per un sogno e un altrove. È anche chi, calzato di tutto punto, valigia in mano, nella sua postura diritta e degna, rappresenta ognuno di noi. È con questa idea che Bruno Catalano ha creato “Pierre David Triptyque”, una chiara metafora della nostra condizione umana. Qualunque sia il nostro itinerario, ecco ciò che resterà di noi, effimeri viaggiatori su questa Terra: qualche traccia di materia consunta, derisoria. Un paio di scarpe, una valigia, simboli del lascito di ogni essere umano dopo il suo passaggio. Nella maturità della sua opera, l’artista mostra sempre più il passaggio del tempo; con “Pierre David Triptyque”, propone un emblema grezzo ed eloquente della nostra mortalità, del nostro essere semplici viaggiatori della vita. 

Blue de Chine

“Blue de Chine” è un’opera dedicata a tutti quei lavoratori che giungono da terre remote. La patina di colore blu che avvolge la scultura è un'evocazione all'abbigliamento distintivo degli operai e dei marinai. Bruno Catalano era lui stesso uno di loro, partito dal Marocco e arrivato a Marsiglia con nient'altro che una modesta valigia. Questa scultura celebra l'umanità in movimento e il coraggio dei lavoratori migranti che hanno contribuito a plasmare il mondo in cui viviamo.

Non Finito        

Scultura dal drappeggio che confonde, che ricopre tutta la figura, invisibile, indecifrabile, ineffabile: “Non Finito” rappresenta l’infinità di direzioni, ritocchi, modifiche, su un oggetto d’arte, consentiti dall’argilla. Concretamente, per mantenerla malleabile e morbida, lo scultore avvolge la scultura ogni sera con un canovaccio bagnato. L’artista scrive una poesia in tre dimensioni per questo canovaccio, che gli consente di continuare il lavoro su una statua incompiuta, allegoria del work in progress. L’aspetto mistico di questa scultura esprime lo straordinario spettro delle possibilità della creazione. Scrutando oltre i riferimenti allo stile classico, possiamo notare una reverenza verso i grandi maestri, con i ricchi drappeggi che hanno tanto affascinato questo artista autodidatta. Infine, la scultura parla del lavoro nella sua dimensione assoluta, quotidiana, dell’artista come anche dell’operaio. Bruno Catalano, prima operaio in catena di montaggio, marinaio e poi elettricista, nutre e onora il lavoro manuale fatto di gesti reiterati, con le sue minime variazioni, sempre alla ricerca della perfezione.

KOZO, CARTA GIAPPONESE D'ARTISTA

Fino al 22 settembre

Alla base dell’esposizione intitolata “Kozo, carta giapponese d’artista”, da domani, sabato 11 maggio visitabile al Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone, c’è un materiale che ha segnato la storia dell’intero continente asiatico. Visitabile fino al prossimo 22 settembre, la mostra, curata da Stefania Severi, mette in risalto le opere dell’artista giapponese Nobushige Akiyama, che ha creato per l’occasione alcuni degli elementi presenti nell’affascinante museo situato a Villetta Di Negro, nel cuore della città.

POETI ED EROI. DAL PENNELLO ALLA SPADA

Fino al 6 ottobre

Al Museo d'Arte Orientale E. Chiossone è visitabile fino al 6 ottobre la mostra Poeti ed eroi. Dal pennello alla spada, a cura di Aurora Canepari. L’evento è aperto al pubblico. 

La rassegna presenta un focus tematico sulla figura maschile nell’arte giapponese partendo da due figure centrali della cultura tradizionale: il poeta, o letterato, o artista, e l’eroe che, a seconda del periodo storico, è meglio incarnato da un personaggio mitologico o da un semplice uomo capace di gesta eroiche e sovversive, portatrici di valori etici e popolari. 

La mostra vuole proporre al pubblico lo spunto per ragionare sugli stereotipi di genere e culturali, attraverso l’esposizione di numerose opere della collezione conservate nei depositi, contestualizzando la nascita e l’ascesa dell’icona del samurai. Questa figura storica del Medioevo, che nell’immaginario collettivo rappresenta l’uomo giapponese, è il risultato di un lungo processo di narrazione e idealizzazione, il cui fascino è giunto inalterato fino a noi.

A partire dal secolo XII infatti si afferma l’incontrastato potere della casta militare, i cui guerrieri erano chiamati samurai o bushi, che dominò ininterrottamente il Giappone per quasi sette secoli attraverso un sistema feudale governato dal supremo capo militare, lo shōgun. Nell’anno in cui Genova guarda al suo Medioevo, risulta di particolare interesse osservare quali siano state le dinamiche dell’equivalente periodo storico in Giappone e stimolare un confronto tra la figura del samurai e quella del cavaliere. 

L’esposizione si articola partendo dalla figura del poeta con i ritratti dei poeti classici, realizzati dal celebre Hokusai, affiancati dai preziosi oggetti da scrittura che popolavano la scrivania del letterato e si conclude con l’immagine del guerriero, il samurai, narrato attraverso l’esposizione di armi e oggetti dell’aristocrazia militare (buke), elmi kabuto, dipinti e stampe di guerrieri (mushae). 

Oltre al confronto tra il mondo del letterato e del guerriero e i loro punti di contatto e identità, il percorso mette in luce la straordinaria capacità narrativa dell’arte figurativa giapponese: dalle opere che ritraggono gli attori di teatro kabuki mentre recitano le gesta di samurai ed eroi del popolo, alla famosissima serie di stampe di Utagawa Kuniyoshi, nota come Suikoden e i cui protagonisti sono i più fulgidi esempi di coraggio e valore fino alle battaglie della guerra Genpei (1180-1185) che hanno ispirato il più famoso poema epico cavalleresco giapponese, lo Heike Monogatari, narrato in mostra attraverso una straordinaria coppia di paraventi dipinti.

Chiara Orsetti

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