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Cultura | 23 agosto 2024, 08:15

Alla scoperta dei Rolli - Il palazzo di Santa Virginia Centurione Bracelli

Al civico 5 di via Lomellini si trova Palazzo Giorgio Centurione, Doge di Genova e padre della santa tanto amata dai genovesi

Alla scoperta dei Rolli - Il palazzo di Santa Virginia Centurione Bracelli

Prosegue oggi, e andrà avanti per tutti i venerdì successivi, Alla scoperta dei Rolli, un servizio seriale de La Voce di Genovadedicato a una delle caratteristiche principali della nostra città, che è valsa anni fa il riconoscimento Unesco come Patrimonio dellUmanità. Si tratta del sistema dei Palazzi dei Rolli: edifici che sono vere e proprie perle del centro storico e non solo. Vi accompagneremo dentro con i nostri racconti, ve li faremo scoprire con le fotografie, vi illustreremo aneddoti e curiosità. Sempre per amore di Genova e delle nostre eccellenze. Buon viaggio insieme a noi! 

Attorno alle vicende di questo palazzo di via Lomellini, le notizie sono frammentarie. A incaricare Gaspare Corte, a fine Cinquecento, della costruzione dell’edificio fu Giorgio Centurione, che tra il 1621 e il 1622 fu Doge della Repubblica. Passato ai Doria nel Settecento e ai Cambiaso a metà del XIX secolo, il palazzo è stato fortemente rimaneggiato in ogni epoca lasciando ben poche tracce della sua realizzazione cinquecentesca e quasi nessuna decorazione. 

Coevo alla fondazione è il portale d’ingresso che, sul frontone, incornicia una statua della Madonna col Bambino, attribuita allo scultore ticinese Gian Giacomo Parraca da Valsoldo, attivo in diverse commissioni a Genova in quegli anni. Per molti, genovesi e non solo, questo edifico è fondamentale perché per diversi anni venne abitato dalla figlia di Giorgio Centurione, Virginia

Qui, la santa canonizzata da Giovanni Paolo II nel 2003, trascorse l’infanzia e l’adolescenza e qui sposò Gaspare Grimaldi Bracelli.

Dal matrimonio nacquero due figlie ma alla morte del marito, nel 1607, Virginia decise di tornare nella casa paterna, accompagnata dalla suocera, Maddalena Lomellini. 

Proprio nel palazzo di via Lomellini 5 iniziò l’attività di Virginia Centurione Bracelli nel segno della Carità cristiana e del servizio al prossimo. ‘Amare è servire’ diceva la santa che, grazie al protettorato concessogli da Emanuele Brignole, finanziatore dell’Albergo dei Poveri, riuscita a fondare l’ordine delle Brignoline.

Isabella Rizzitano

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