Sono in corso le indagini per turbativa d’asta con danno agli interessi finanziari della Ue per la realizzazione della nuova Diga del porto di Genova, opera da un miliardo e trecento milioni di euro, finanziata con i fondi del Pnrr. Nelle mani dei pm un’intercettazione del settembre 2021 in cui Giovanni Toti, ex presidente di Regione Liguria, e l’imprenditore Aldo Spinelli, affermano ‘sappiamo già chi la fa’, riferendosi a Salini Fincantieri, che effettivamente hanno poi ottenuto l’assegnazione dei lavori di realizzazione tramite il consorzio Pergenova Breakwater, guidato da Webuild. I due procuratori europei hanno incaricato il nucleo di polizia economica finanziaria della Gdf di Genova per gli approfondimenti investigativi.
Le possibili irregolarità nell’assegnazione dell’appalto erano state sollevate dal secondo classificato, il consorzio Eteria (composto dai gruppi Gavio, Caltagirone e la spagnola Acciona) che aveva contestato la carenza di requisiti esperenziali da parte della controparte. Dopo la decisione del Tar, risalente a maggio 2023, che aveva accolto il ricorso della seconda cordata partecipante, è arrivata lo scorso 27 luglio la pronuncia del Consiglio di Stato di annullare tale sentenza, confermando legittimità dell'assegnazione del progetto al consorzio Pergenova Breakwater.