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Meraviglie e leggende di Genova | 18 agosto 2024, 08:00

Meraviglie e leggende di Genova - Quando a Brignole c’era il Mercato dei Fiori

Costruito nel 1934 secondo i dettami del Razionalismo, l’edificio pensato da Paride Contri era una struttura moderna capace di soddisfare le esigenze dei fioristi. Oggi non esiste più, demolito negli anni Ottanta per fare posto al complesso di Corte Lambruschini

Meraviglie e leggende di Genova - Quando a Brignole c’era il Mercato dei Fiori

Il profumo che si diffonde nell’aria e la sagoma di un edificio dalla fronte curva che fa bella mostra di sé proprio accanto alla stazione di Brignole.

Nella memoria di tanti quella che oggi piazza delle Americhe, lo slargo tra via Tolemaide e via Giovanni Tommaso Invrea, proprio ai piedi di Corte Lambruschini, è stata nemmeno troppo tempo fa la sede del Mercato dei Fiori.

Costruita tra il 1933 e il 1934, l’architettura caratterizzata dall’utilizzo di ferro e vetro, è stato l’emblema dello stile razionalista . Pensata da Paride Contri, la struttura richiamava il Mercato del Pesce di piazza Cavour, oggi restaurato, e altri edifici ancora oggi visibili, costruiti secondo i dettami del Razionalismo.

Dalla sua fondazione e per poco più dei cinquant’anni successivi, qui ha trovato casa il Mercato dei Fiori; qui un gran via vai di gente si affollava sin dalle prime ore del mattino per assicurarsi le rose più belle o per trovare i ciclamini più sgargianti. Impossibile poi non non rimanere estasiati dai racconti del mercato durante il periodo natalizio dove tutto diventava un tripudio di vischio.

Oggi il Mercato dei Fiori di Brignole non esiste più.

Nel 1987 durante l’attuazione del piano particolareggiato del Centro Direzionale di Corte Lambruschini, la struttura manifesto del periodo razionalista è stata demolita.

Sin dalla sua realizzazione, è stato un esempio di contemporaneità e di architettura a servizio del fine, proponendo spazi funzionali alla vendita dei fiori. Un luogo appositamente studiato che, nel tempo, non ha smesso di esercitare il proprio fascino ma non è stato salvato dall’ondata di contemporaneità che tanto ha cancellato del passato.

Il Mercato dei Fiori è stato uno degli elementi principali nel riassetto degli spazi attorno alla stazione di Brignole che negli anni Trenta hanno modificato l’aspetto dello spazio, proseguendo in un certo senso i lavori per l’Expo 1914.

Oggi, a testimonianza di una Genova che non c’è più, restano numerose foto che raccontano di una città oggi meno visibile le cui tracce rimangono nascoste all’occhio distratto, pronte a farsi scoprire in maniera improvvisa.

Isabella Rizzitano

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