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Sport | 16 agosto 2024, 17:11

E' già vigilia di campionato per il Genoa. Gilardino: “Abbiamo voglia ed entusiasmo, guardiamo avanti”

Domani il via contro l'Inter. Sulle trattative: “Contento per Pinamonti, cercavamo uno con le sue caratteristiche. Albert-Retegui? Dovremo sopperire ai loro gol lavorando di squadra”

E' già vigilia di campionato per il Genoa. Gilardino: “Abbiamo voglia ed entusiasmo, guardiamo avanti”

Il mercato incombe ancora ed anzi, sembra entrato nella sua fase cruciale. Eppure in casa Genoa è già vigilia di campionato, visto che i rossoblù domani apriranno, nel primo anticipo in programma, le danze della stagione '24/'25 contro i campioni in carica dell'Inter.

L'arrivo di Andrea Pinamonti e la partenza di Albert Gudmundsson, trattative più recenti, hanno fatto quasi passare in secondo piano una sfida che però è, al momento, il primissimo pensiero del tecnico Alberto Gilardino: “La mia percezione, in questo momento intorno ai ragazzi e all’interno del campo, durante la settimana e nel lavoro quotidiano, è davvero molto positiva per quello che mi sta trasmettendo la squadra - ha detto il mister dalla sala stampa del quartier generale di Pegli -. C'è la voglia di iniziare, entusiasmo, consapevolezza ed è quello che deve portarci ad affrontare al massimo una grande squadra, di caratura internazionale, che l’anno scorso ha meritatamente vinto il campionato”.

Insomma, un altro inizio probante per la sua squadra, come già un anno fa con la Fiorentina: “L'anno scorso abbiamo incontrato una delle squadre più in condizione in quel periodo e quest’anno troviamo una delle squadre che lotteranno nuovamente per vincere il campionato - ha aggiunto -. Sicuramente partiamo con una consapevolezza diversa nella testa dei giocatori. Noi dobbiamo mantenere quel tipo di spirito dentro ciascuno di noi, avere quel desiderio di attaccamento al compagno che ci gioca vicino, attaccamento alla squadra, ad ogni centimetro e metro dentro il campo che può essere il centimetro o il metro della partita. Lì dovremo essere mentalmente forti e decisivi”.

Calcio giocato primo ma non di certo unico pensiero per un allenatore sempre molto concentrato sul ragionare step by step ma, al contempo, altrettanto attento nell'analisi a 360 gradi del momento del suo team. Per questo inevitabile è stato parlare di mercato. Partendo dalla cessione dell'islandese Gudmundsson, per la quale Gila ha gonfiato il petto ma non egoisticamente, scacciando voci di presunti comportamenti poco professionali dell'ormai ex fantasista: “Nell’ultimo periodo ha fatto un percorso di riabilitazione per il suo problema all’adduttore - ha specificato -. Lo ringrazio per quello che ha fatto vedere e che ha dato al Genoa. Credo anche che tutti noi, parlo cioè del popolo genoano, di me, dello staff e dei ragazzi, la squadra, gli abbiamo dato tanto: se giocatori di questo calibro e con queste caratteristiche riescono ad esprimersi come si sono espressi è merito di tutti. Albert oggi è il passato, il presente si chiama Genoa perché bisogna guardare avanti e mantenere il DNA e l'identità che ha sempre avuto questa squadra da quando sono qua. I singoli fanno la differenza, ma la squadra e il gruppo sono quelli che contano di più”.

In tal senso tiene campo la questione sostituto: “Bisogna essere vigili sul mercato. Difficile o quasi impossibile trovare un giocatore con le caratteristiche di Gudmundsson, se tutti ci ricordiamo l’Albert di due anni fa e quello di oggi sono due giocatori completamente diversi - ha detto il mister - Il grande lavoro fatto su Gudmundsson e l’ambiente che ha trovato per esprimersi al massimo è merito dei compagni che lo hanno esaltato e che hanno esaltato le sue qualità, è merito di tutti noi. Normale che bisogna andare a cercare un giocatore che, nelle caratteristiche, possa legare attacco e centrocampo”.

Arrivo certo, rientrante “nelle esigenze, nei parametri della società” è invece quello di Andrea Pinamonti per il quale il mister genoano si è detto contento, e spiegando come si sia cercato un giocatore con “caratteristiche diverse” rispetto agli attaccanti già a disposizione e che dunque “potessero abbinarsi bene con Ekuban, Messias e Vitinha”. Dubbi invece sul suo impiego già contro la sua ex squadra: “Non credo ci siano i tempi tecnici, ci siamo presi insieme alla società un paio d’ore per capire se realmente sia possibile”.

Non solo a lui però toccherà contribuire, durante il campionato, a sopperire i gol “ceduti” con le partenze di Gudmundsson e Retegui. E mentre il tecnico ancora una volta ribadisce l'augurio che “ci possano essere degli inserimenti, oltre che a livello tecnico anche numerico”, chiama chi già c'è a un maggior impegno di squadra: “Vitinha, Pinamonti, Ekuban e Messias sono tutti giocatori che ci dovranno portare gol e assist, ma li dovremo andare a cercarli (i gol, ndr) anche da altre parti, nei centrocampisti e nei difensori, nei piazzati. Dovremo lavorare ancor più di squadra”.

Mattia Pastorino


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