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Attualità | 15 agosto 2024, 12:00

Arenzano, al Santuario del Bambin di Praga le offerte si fanno (anche) con il Pos

Accanto al vecchio cestino con fessura, è spuntato il device elettronico che permette di pagare con un tocco di bancomat la cifra desiderata

Arenzano, al Santuario del Bambin di Praga le offerte si fanno (anche) con il Pos

Nel paese europeo fanalino di coda eterno sui temi della digitalizzazione e delle soluzioni smart, dove trovare un wifi pubblico esteso e funzionante è ancora un mezzo miraggio, dove nei negozi non tutti accettano di buon grado un pagamento elettronico, specie per cifre basse, insomma dove la porta sempre aperta è quella dell' 'ufficio complicazione affari semplici', la sorpresa può arrivare in una chiesa.

E la domanda, come dice una mia amica saggia, diventa: "Adesso, quanto sei bravo con le scuse?". Sì, perché bisogna averne di buone, se non di ottime, per accampare una giustificazione - "non ho moneta, non ho prelevato" - davanti ad un cestino delle offerte smart. Specialmente se questo si presenta in una santuario.

Succede in Italia e, notizia nella notizia, succede anche in Liguria, dove è difficile comprare un giornale in edicola senza contanti ma dove è possibile, almeno in un caso, lasciare un'offerta con un pagamento elettronico. Arenzano, riviera del ponente genovese, da qualche tempo ospita un pos con tanto di guida per devolvere un'offerta nella chiesa del Gesù Bambino di Praga. Accanto al vecchio cestino con fessura, è spuntato il device elettronico che permette di pagare con un tocco di bancomat la cifra desiderata.

Compare sulla navata laterale vicino all'ingresso, accanto ha anche le istruzioni per digitare l'importo e autorizzare l'operazione in autonomia. Dotato di qr code, accetta pagamenti anche in Paypal, diversi circuiti elettronici, e perfino con lo smartphone, metodo quest'ultimo al quale non sono abilitati nemmeno tutti i distributori di benzina. Ma qui sulla prima collina di Arenzano l'offerta si adegua al mercato e alle sue abitudini tecnologiche.


Il fedele che vuole devolvere un'offerta alla chiesa può procedere senza preoccuparsi di portare con sé i soldi necessari.
Non la prima chiesa in Italia ad anticipare e battere sul tempo i settori affezionati al contante, l'idea era già stata lanciata immediatamente dopo la prima ondata di covid da un santuario lombardo, ora si sta estendendo ad altre sperimentazioni su iniziativa locale che potrebbero diventare sempre più diffuse.

Non senza qualche perplessità, come accade con tutte le novità c'è chi preferisce restare fedele alle vecchie abitudini, ma in un santuario meta di visite e pellegrinaggi nel corso dell'anno anche e soprattutto dall'estero chissà che non possa rappresentare un cambio di passo definitivo.

Valentina Carosini

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