Alla cerimonia di commemorazione nel sesto anniversario del crollo del Ponte Morandi è intervenuto in rappresentanza del Governo anche il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi.
“Credo che questa tragedia - ha sottolineato il viceministro - abbia segnato non solo la storia del nostro paese ma di tutta l’Europa occidentale. Non doveva succede. Una tragedia causata dalla mancanza di attenzione da parte del sistema nazionale rispetto alla gestione del sistema autostrade dato in concessione ai privati ma su cui bisogna mettere regole per consentire al sistema di rinnovarsi ed evitare situazioni come quelle del Morandi dove un viadotto che doveva essere demolito molto tempo fa, nel 2018 era in esercizio con elevato stato di decadimento. Evidentemente questo vuol dire che non solo vanno ricordate le vittime, va stigmatizzato l’episodio, ma bisogna procedere con una serie di riforme.
Controlli e obblighi stringenti, ma c’è da rivedere il rapporto tra pedaggio e rinnovamento della rete che oggi per il 54% è anteriore agli anni ’70. Questo è uno sforzo enorme per il Paese per non rivivere tragedie simili”.
Rixi ha proseguito poi ricordando il giorno della tragedia: “Ringrazio il Governo per esserne rappresentante. Quel giorno fui il primo ad arrivare. Ero passato poco prima con la mia famiglia e sarei dovuto ripassarci poco dopo. Ricordo la pioggia, l’arrivo dei soccorsi. Credo che questo episodio vada ricordato nel tempo. Abbiamo cercato di chiudere la proposta di legge per avere un riconoscimento per le vittime di una tragedia che deve andare oltre il dibattimento processuale e che vedrà i giudizi; quello che interessa è che il paese si prenda cura di chi subisce una situazione come questa con un decadimento totale o parziale di una strada o autostrada. Lo Stato ha il dovere di garantire sicurezza. Credo che oggi aver chiuso questo testo di legge si a importante e vedremo se proseguire con un iter parlamentare, dove devo ringraziare i presidenti di Camera e Senato ma anche i primi firmatari di varie forze politiche, o procedere con un decreto del governo per rendere l’iter più veloce”.
CISL LIGURIA: "GARANTIRE SICUREZZA A CITTADINI E LAVORATORI"
La Cisl della Liguria piange, nel sesto anniversario della tragedia del crollo del Ponte Morandi, le 43 persone che hanno perso la vita. Il 14 agosto 2018 la sciagura ha colpito le famiglie delle vittime e tutto il territorio. Dagli errori, anche quelli luttuosi, bisogna imparare perché mai più succeda una simile catastrofe: bisogna garantire sicurezza per i cittadini e per i lavoratori, investendo in quelle opere e in quelle manutenzioni che servono ad assicurare la tranquillità di tutti e lo sviluppo dell’economia a sostegno dell’intera popolazione.
RONZONI (UIL LIGURIA): "ANNIVERSARIO ALL'INSEGNA DELL'IMPEGNO PER LA SICUREZZA DI TUTTI I LAVORATORI
"È un giorno doloroso per Genova e l'Italia che oggi si apprestano alla commemorazione del crollo del ponte Morandi nel ricordo delle vittime. Una tragedia immensa che ha svelato la fragilità del nostro territorio rispetto alla realizzazione delle vecchie e nuove opere infrastrutturali. Questa è una ricorrenza nella quale la Uil intende fare un ulteriore appello alle istituzioni e alle imprese rispetto alla salute e alla sicurezza nel mondo del lavoro, con particolare riguardo alla grandi opere che devono proseguire all'insegna della legalità, del rispetto delle regole e della vita.
Su questo tema va aperto un cantiere permanente sulla sicurezza con tutti gli attori istituzionali in campo perché Zero Morti sul Lavoro è l'obiettivo del nostro sindacato che, da sempre, tiene alta la guardia sulla vita dei lavoratori con una campagna permanente su tutto il territorio nazionale.
Sulla sicurezza basta con le parole: chiediamo al governo provvedimenti concreti".