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Attualità | 14 agosto 2024, 10:31

Ponte Morandi, sei anni dopo - Egle Possetti: “In Italia il ricordo sta affievolendo, la tragedia non può passare sotto traccia”

Nel sesto anniversario del crollo del viadotto autostradale, la presidente del Comitato Vittime del Ponte Morandi ha ribadito l’importanza della memoria. “Meno attenzione da parte del Governo. Al Memoriale speriamo venga Mattarella”

Ponte Morandi, sei anni dopo - Egle Possetti: “In Italia il ricordo sta affievolendo, la tragedia non può passare sotto traccia”

Sono iniziate questa mattina con la Santa Messa presieduta dall’Arcivescovo di Genova Monsignor Marco Tasca le celebrazioni per il sesto anno dal crollo del Ponte Morandi, la tragedia del viadotto sbriciolato sul Polcevera che ha ucciso quarantatré persone.

Al di sotto del viadotto San Giorgio, il nuovo ponte disegnato da Renzo Piano che ripercorre lo sfortunato predecessore, dove a novembre dovrebbe inaugurare il Memoriale per le vittime, stanno arrivando autorità e familiari delle vittime per la commemorazione.

Tra i primi a giungere sul posto anche Egle Possetti, sorella di Claudia, che ha perso la vita insieme ai due figli e al marito in quel tragico 14 agosto.

“Questo è un importante appuntamento di ricordo - ha spiegato ai giornalisti Possetti, presidente del Comitato Ricordo Vittime del Ponte Morandi - non vogliamo che passi sotto traccia, è importante che tutti ricordino.

Nella nostra nazione il ricordo si sta affievolendo, non vogliamo che sia un ricordo doloroso continuo, lo è già per noi, ma deve essere un ricordo consapevole di quello che è avvenuto qui. Tutti lo devono memorizzare bene perché possano essere sempre cittadini vigili quando si trovano di fronte a situazioni deprecabili. La situazione delle autostrade non è rosea, abbiamo preoccupazione e speriamo che passi la consapevolezza che doveva già esserci. La tragedia non ha fatto fare quello switch tra prima e dopo”.

A proposito del processo, che sta andando avanti, Possetti ha aggiunto: “Vogliamo che il processo riesca a dimostrare quella che per noi è già verità, facendola diventare verità processuale, con le condanne. Non vogliamo che certe figure che per noi sono state essenziali nella gestione di quello che è avvenuto, possano uscire pulite dal procedimento. Crediamo che debba essere dato rispetto alle vittime. Il processo sta andando avanti con grande tenacia da parte di tutti e con un impegno enorme, lo vediamo. Speriamo porti a un risultato per tutti i cittadini”.

Quest’anno, in rappresentanza del Governo, interverrà solo Edoardo Rixi, viceministro delle Infrastrutture. Un segnale di distanza da parte di Roma, come ribadisce proprio la presidente del Comitato Vittime: “All’inaugurazione del Memoriale speriamo venga Mattarella. Glielo abbiamo chiesto direttamente. Oggi c’è Rixi in rappresentanza del Governo, percepiamo una minore partecipazione ma non demordiamo nel domandarla sempre. Chiediamo che l’anno prossimo siano presenti i nostri organismi centrali di Governo. È importante che si dia dimostrazione che anche a Roma non si dimentica”.

Chiara Orsetti e Isabella Rizzitano

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