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Politica | 13 agosto 2024, 17:31

Abbattimento dei pini di Viale Thaon di Revel, Crucioli si domanda: “Perché tanta fretta?”

Secondo il consigliere comunale la decisione di procedere con le operazioni proprio a cavallo di Ferragosto, in un periodo di forte calura, alimenta sospetti circa le reali motivazioni dietro questa operazione

Abbattimento dei pini di Viale Thaon di Revel, Crucioli si domanda: “Perché tanta fretta?”

L'imminente abbattimento dei pini secolari di Viale Paolo Thaon di Revel ha scatenato un acceso dibattito tra i cittadini e le autorità locali, con opinioni fortemente divergenti su una questione che va ben oltre la semplice rimozione di alberi. 

Mentre Aster, la società incaricata della manutenzione urbana, sostiene che l'intervento sia necessario per motivi di sicurezza pubblica, vista la presunta malattia e il rischio di crollo delle piante, altri, come l'associazione Italia Nostra, sollevano seri dubbi sulla veridicità di queste affermazioni e sulla correttezza delle procedure seguite.

“Aster giustifica l'intervento sostenendo che gli alberi siano malati e a rischio crollo, secondo Italia Nostra invece le radici di quegli alberi furono danneggiate nel 2017 proprio dai lavori pubblici ai marciapiedi del Viale svolti dalla stessa Aster - aggiunge il consigliere comunale Mattia Crucioli (Uniti per la Costituzione) - Se così fosse, si configurerebbe una responsabilità da accertare sia per il danno provocato che per la mancata manutenzione di questi sette anni. Ci pare un aspetto piuttosto grave, sicuramente da tenere in considerazione, senza contare i molti dubbi sull'opportunità di un intervento così repentino, a cavallo di Ferragosto, proprio in questi giorni di caldo estremo in cui la frescura degli alberi è tanto preziosa. Perché tanta fretta? Si vuole forse approfittare delle ferie per evitare contestazioni da parte dei cittadini?.

Questo intervento è solo l'ultimo di una serie di attacchi al verde pubblico che sembrano avvenire sempre con lo stesso schema: prima si lasciano gli alberi nell'incuria, non effettuando la necessaria manutenzione, poi si adduce la motivazione della "malattia" delle piante per abbatterle in fretta e furia e sostituirle con specie più piccole.

Un approccio che costituisce un grave danno alla comunità per i costi evitabili che comporta e per la non quantificabile perdita in termini ambientali, paesaggistici e soprattutto di salute pubblica. Non ci stufiamo di denunciare l'ipocrisia di una politica che, da destra a sinistra, sbandiera il 'green' come un vuoto slogan, ma nella realtà dei fatti dimostra assoluto disprezzo nei confronti della natura”.

Redazione


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