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Attualità | 13 agosto 2024, 08:15

Quasi compiuta la straordinaria impresa di Massimo Pedersoli: "Tra mille chilometri arriverò a Capo Nord, dopo sette mesi di cammino" (Foto e video)

Partito da Pegli lo scorso gennaio, si è appena lasciato alle spalle il Circolo Polare Artico: "Durante il viaggio ho fatto tanti incontri meravigliosi". La missione? Sostenere il percorso di psicomotricità in acqua per le famiglie in difficoltà della piscina di Pra’

Quasi compiuta la straordinaria impresa di Massimo Pedersoli: "Tra mille chilometri arriverò a Capo Nord, dopo sette mesi di cammino" (Foto e video)

Non è raro che sport e beneficienza viaggino sullo stesso binario: sempre più spesso grazie a partite del cuore, maratone solidali e raccolte fondi legate a questa o quella disciplina riescono a far raggiungere traguardi spesso sorprendenti. Il progetto di Massimo Pedersoli, trentottenne genovese dal grande cuore e appassionato di hiking, di raggiungere Capo Nord a piedi partendo da Pegli, ha però qualcosa di straordinario e il prossimo mese diventerà a tutti gli effetti realtà. Proprio nella giornata di venerdì 9 agosto ha infatti raggiunto il Circolo Polare Artico, rigorosamente zaino in spalla, per sostenere il percorso di psicomotricità ‘Goccia dopo goccia’ che si svolge presso la piscina ‘I Delfini’ di Pra' che potrebbe aiutare tante famiglie in difficoltà. 

Ho lasciato alle mie spalle l’altopiano dove sorge il Centro Visite del Circolo Polare Artico, è stata una grande emozione arrivare lì dopo 192 giorni di cammino e circa 5400 chilometri da quando sono partito lo scorso 14 gennaio da Genova - racconta in un video alla Voce di Genova Pedersoli -. È un bel traguardo raggiunto, ma ancora non è l’ambita meta, che è Capo Nord. Mi mancano ancora circa mille chilometri, attualmente sto procedendo verso Nord. Conto di arrivare a Capo Nord entro la fine di settembre, perché poi inizieranno le nevicate e inizierà a fare freddo. Sono passati ormai quasi sette mesi dall’inizio di questo meraviglioso e complicato viaggio, e devo dire che gli incontri sono stati tanti e meravigliosi, e chissà ancora cosa mi regalerà. Continuate a seguirmi e a sostenermi come avete fatto finora. Grazie”. 

L’avventura intrapresa non è certo una novità per lui: nel 2022 ha percorso 1800 chilometri in bicicletta per raccogliere fondi per le zone terremotate della Marche e dell’Abruzzo; prima ancora  il Cammino di Santiago per i bambini di Chernobyl; il Cammino di Sant’Antonio e San Francesco, da Padova ad Assisi, per aiutare i bambini autistici; le vie Flavia e Postumia, da Trieste a Genova e lungo la Via Francigena da Calais a Santa Maria di Leuca per sensibilizzare sulla fibrosi cistica

‘E1vvai. Un cammino superbo!’ è il nome dell’iniziativa che sta per raggiungere il suo compimento, e che nel corso dei mesi ha toccato Italia, Svizzera, Germania, Danimarca, Svezia, Finlandia e Norvegia, grazie anche al sostegno di Monte Gazzo Outdoor e di Abaco Promo che hanno appoggiato il progetto fin dai preparativi. E poi un cartello, sempre attaccato allo zaino, che racconta la storia del progetto di inclusione che ha fatto scattare questo Walking for Charity: “Desidero accendere i fari sull’importanza del rapporto tra sport e disabilità. Anche per questo cammino - aveva commentato Massimo Pedersoli prima di partire -. Sarà un’ottima occasione di visibilità per la città e per il suo splendido territorio, poiché attraverso questo cammino sarò anche testimonial di un turismo slow, sostenibile e attento alle piccole realtà dell’entroterra: la prova che Genova può essere raggiunta anche a piedi dalle regioni limitrofe e non solo. Ho scelto questo sentiero perché unisce idealmente l’Europa da Sud a Nord e in un periodo storico così delicato l’unione e l’armonia tra i popoli è un ulteriore messaggio sul quale mi sembra doveroso fa riflettere”. 

Raggiunto il Circolo Polare Artico, il protagonista di questa splendida avventura fatta di passione e umanità ha mostrato orgogliosamente la bandiera di Genova Capitale dello Sport 2024, che è la sua città natale, e che è orgogliosa di avere un ambasciatore così determinato e appassionato.

Chiara Orsetti

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