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Attualità | 12 agosto 2024, 20:02

Sicurezza in centro storico, Siap: “Modello securitario una scelta fallimentare”

“Le storiche squadre di polizia giudiziaria sono in grave difficoltà e occorre rivitalizzarle con urgenza”

Sicurezza in centro storico, Siap: “Modello securitario una scelta fallimentare”

 

Non è la prima volta che si punta il dito contro il modello di sicurezza adottato dal Comune di Genova. Il Siap (Sindacato Italiano Appartenenti Polizia) da anni mette in guardia sui rischi legati a un approccio esclusivamente repressivo, che non tiene conto delle dinamiche sociali e urbane sottostanti. 

“Invece di investire su un utilizzo oculato delle esigue risorse a disposizione della Polizia di Stato e Carabinieri per l’ineludibile attività investigativa che rappresenta l’unico strumento efficace adicare la criminalità organizzata che è fiorita grazie allo spaccio approfittando della desertificazione sociale del territorio, in questi anni sul tavolo del Comitato prefettizio dell’ordine e la sicurezza pubblica ha avuto un inevitabile peso politico il modello voluto dal Comune di Genova - scrive il sindacato in una nota - L’inusuale ed irrituale suddivisione del Centro Storico in tre settori Polizia di Stato, Carabinieri e Polizia Locale ottenuta dal Sindaco Bucci ai tempi dell’Assessore Garassino ha determinato un inevitabile sbilanciamento delle poche risorse umane statali verso una politica securitarie della sicurezza con conseguenze organizzative dannose che hanno colpito i Commissariati della città che ormai sono in grave difficoltà come le “volanti” che sono in difficoltà per riuscire a garantire il controllo del territorio.

Nel Centro Storico genovese le “storiche” squadre di polizia giudiziaria sono in grave difficoltà e occorre rivitalizzarle con urgenza  con il determinante coinvolgimento della Squadra Mobile anch’essa in difficoltà di organico.

 

Oggi a Genova tocchiamo con mano le conseguenze di scelte politiche che purtroppo oltre a ricadere negativamente sulla nostra categoria si ripercuotono sulla dovute di una città metropolitana dove si continua ad non voler parlare di Sicurezza Urbana”. 

 

Redazione

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