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Attualità | 11 agosto 2024, 11:16

Sicurezza in centro storico, cresce la protesta dopo l’accoltellamento di ieri in Sottoripa

Il grido d'allarme dei commercianti: “La situazione è critica. La giustizia è troppo lenta e permissiva"

Sicurezza in centro storico, cresce la protesta dopo l’accoltellamento di ieri in Sottoripa

Il tema della sicurezza in centro storico ritorna centrale nel dibattito cittadino dopo il grave episodio di violenza avvenuto ieri pomeriggio a Sottoripa

Un uomo di 30 anni è stato accoltellato in pieno giorno, in una zona frequentata da turisti, sollevando un’ondata di preoccupazione tra commercianti e residenti.

L’episodio ha riacceso le polemiche su una questione che, da mesi, scuote il cuore della città. Alessandro Cavo, presidente di Confcommercio Genova, ha espresso con fermezza il malessere degli esercenti: 

"Da mesi esprimiamo il nostro disagio e la nostra preoccupazione alle autorità competenti - ha dichiarato, evidenziando come la situazione sia ormai fuori controllo - Il centro storico sta vivendo un momento di enorme difficoltà. Non siamo noi a dover proporre soluzioni tecniche, ma crediamo che un paese come il nostro possa risolvere questo problema con lo sforzo di tutti”.

La preoccupazione non è nuova. Cavo ha infatti sottolineato come negli ultimi anni si sia assistito a un continuo peggioramento della sicurezza nella zona, con alti e bassi che ora sembrano aver raggiunto un nuovo punto critico.

Secondo lei, quali sono gli strumenti da mettere in campo, che dovrebbe adottare l'amministrazione in tempi brevi?

“Il nostro mestiere non è quello di proporre soluzioni tecniche per risolvere la questione - aggiunge Cavo - Tuttavia, siamo uno dei maggiori paesi occidentali, la settima o ottava potenza del mondo. Credo che riuscire ad avere la meglio su qualche chilometro quadrato di centro storico sia una cosa possibile per un paese come il nostro. Con lo sforzo di tutti, ovviamente. Noi, come abbiamo sempre detto, ci siamo e ci saremo. Però qui va fatta una valutazione di tipo tecnico da parte di chi di dovere, e sicuramente ci vuole maggiore concertazione anche per quanto riguarda tutte le forze e le aziende che si occupano di pulizia. Bisogna veramente prendere questo centro storico e riportarlo agli onori del mondo”.

Michela Lucarda, titolare di Lucarda abbigliamento a Sottoripa e vicepresidente del Civ di zona, ha dipinto un quadro ancora più preoccupante. 

"La situazione è critica. Abbiamo scritto a tutte le autorità, ma non abbiamo ottenuto risposte concrete - ha dichiarato, puntando il dito contro una legislazione che non protegge adeguatamente i cittadini - Le forze dell'ordine hanno le mani legate. Anche quando arrestano qualcuno, questo viene rilasciato poco dopo”.

Lucarda ha riconosciuto l'impegno dell'assessore alla sicurezza, che ha incrementato la presenza di pattuglie nella zona, ma ha sottolineato come le misure adottate siano ancora insufficienti per risolvere il problema. 

"Non vedo soluzioni a breve termine. La giustizia è troppo lenta e permissiva, e questo ci impedisce di andare avanti”.

La situazione è peggiorata negli ultimi anni?

“Negli ultimi tempi è peggiorata - dice Lucarda - Ci sono sempre più gruppi di minori non accompagnati che si spostano da una parte all'altra e sono molto difficili da gestire. Alcuni di loro frequentano la scuola e partecipano alla vita sociale, ma una parte significativa è fuori controllo”.

Una dipendente di un’attività commerciale della zona dichiara: “Con la presenza del cantiere, la situazione é peggiorata. Nonostante la presenza di pattuglie delle forze dell’ordine, lo spaccio non sembra diminuire. Ho assistito a diverse offerte di droga anche a turisti e, nonostante le segnalazioni fatte anche di persona, gli interventi da parte degli agenti sono sempre mancati”.

“Basterebbe - continua - che le pattuglie girassero anziché stazionare in un punto. Camminare in Sottoripa non serve a granché, i vicoli sono una perfetta via di fuga e i malintenzionati li utilizzano per nascondersi, sapendo che tanto le forze dell’ordine non li seguono li”.

Marco Garibaldi e Isabella Rizzitano

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