Anche quest’anno la Valle Scrivia si prepara a ospitare un appuntamento ormai imperdibile dell’estate, fatto di bellezza, determinazione e tanta, tanta voglia di non fermarsi mai davanti alle difficoltà: l’esposizione delle opere d’arte create da Giuliana Parodi, poetessa e pittrice di Savignone, e di Eliana Pecchia.
I quadri dell’artista, che proprio nel 2024 festeggia i suoi ottantotto anni, ritraggono soggetti molto diversi tra loro e si potranno ammirare a Savignone, nella Cappella di Padre Pio, dal 10 al 20 agosto, con orario di visita dalle 17 alle 19 e dalle 21 alle 23.
Quest’anno, oltre alla pittura e alla verve delle protagoniste, ci saranno anche un accompagnamento musicale e alcune letture delle poesie scritte dalla signora Giuliana Parodi, attività che si affianca ormai da molti anni a quella di pittrice, nel pomeriggio di sabato 10 agosto a partire dalle ore 17. A interpretare i versi scritti dall’artista sarà l’attrice Clara Costanzo, e poi ci saranno il figlio di Giuliana José Strata e i nipoti Davide Strata e Lorenzo Puppo, insieme alla cantante Mia. Oltre a creare l’atmosfera durante l’inaugurazione, il gruppo si esibirà anche prima e dopo la serata.
“Da piccola amavo disegnare - aveva raccontato alla ‘Voce di Genova’ Giuliana Parodi in occasione dell’inaugurazione dell’esposizione del 2023 - Poi mi sono messa a dipingere e ho portato avanti questa passione per tutta la vita. La pittura è l’unica attività nella quale riesco a immergermi totalmente, dimenticandomi di tutto il resto. Mi piace anche la musica, ho frequentato dei corsi. Suono, mi diverto, ma la pittura resta la prima e più grande passione”.
La passione per la musica sembra proprio essere un affare di famiglia: tutti a casa Parodi sono appassionati di arte e, più nello specifico, di musica. Il figlio José e i nipoti Davide e Lorenzo saranno infatti protagonisti della serata inaugurale, accompagnando con i loro strumenti un momento così importante per la loro mamma e nonna.
La passione per la pittura è nata in Giuliana più di trent’anni fa, ispirandosi alla natura e a tutto ciò che è, ai suoi occhi, bello: “Tutto con la tecnica dell’olio su tela, in quadri di diverse dimensioni. Nella vita, di mestiere, ho fatto e faccio ancora l’addobbatrice floreale, soprattutto per le chiese e, in particolare, per le cerimonie. Ma ho fatto pure la sarta. Mio marito, invece, era un fotografo, quindi agli sposi potevamo garantire un servizio molto completo. Continuo ad addobbare le chiese, amo i fiori e sono diventati protagonisti di molte mie opere”.
Nella propria casa, l’artista ottantottenne ha addirittura una stanza dedicata alla sua passione più grande, dove trascorre gran parte delle sue giornate e dove nascono anche moltissime delle sue poesie. Una selezione di queste è diventata anche un libro, intitolato ‘Briciole di memoria’. Un titolo che aiuta a riflettere su quante cose, in quasi novant’anni di vita, sono passate davanti agli occhi e tra le mani dell’autrice. E su quanto solo il bello sia riuscito a rimanere ben saldo nel suo cuore.