Giovedì 1 agosto si è tenuta l’udienza in tribunale riguardante la crisi della cooperativa Lanza del Vasto. L'udienza è stata rinviata al 24 ottobre, con il tentativo, portato avanti dalla cooperativa, di procrastinare la presentazione del piano di concordato. Solo grazie all’impegno dell’avvocato dei lavoratori e delle lavoratrici, si è riusciti a ottenere la presentazione del piano entro il 10 agosto.
“Il 2024 è stato un anno segnato da numerose difficoltà occupazionali nella nostra regione e nella nostra città, tra cui la grave crisi della cooperativa Lanza del Vasto. Questa cooperativa, che ha gestito per anni numerosi servizi essenziali per anziani, asili in vari comuni della nostra regione, si è trovata in una situazione di difficoltà che ha avuto un impatto devastante su lavoratori, lavoratrici e utenti”.
Lo dichiara il Capogruppo di Linea Condivisa in Consiglio Regionale Gianni Pastorino.
“Questa crisi ha colpito duramente non solo le lavoratrici e i lavoratori, ma anche le persone più fragili della nostra società. Utenze, anziani, famiglie con bambini e disabili hanno subito enormi disagi. Le lavoratrici e i lavoratori hanno accumulato mesi di stipendi non pagati e ancora oggi sono coinvolti in cause legali per vedersi riconosciuto quanto legittimamente dovuto. È inaccettabile che chi ha dedicato il proprio lavoro e il proprio impegno a questi servizi essenziali debba ora affrontare tali difficoltà.
Il comportamento del gruppo dirigente della cooperativa è stato particolarmente sconcertante. Anche durante gli incontri in Regione e in Commissione, la dirigenza della cooperativa ha cercato di negare la portata della crisi e di sminuire le preoccupazioni sollevate dai lavoratori, dalle lavoratrici e dalle sigle sindacali. Questa mancanza di trasparenza ha causato incredibili disagi per gli utenti dei servizi e per i bambini degli asili gestiti dalla cooperativa.
Ad oggi, la questione è ancora aperta, con un enorme elenco di creditori. Sono ancora numerosi le lavoratrici ed i lavoratori di Lanza del Vasto che si trovano ancora in condizioni instabili perché con contratto di affitto ramo d’azienda ad oggi non vi sono certezze del futuro per questi lavoratori. Alcuni di questi servizi sono legati ad enti pubblici.
Questa situazione è una chiara dimostrazione di una crisi tenuta nascosta a discapito dei lavoratori e dell’utenza, con un evidente disprezzo per i principi cooperativi di condivisione, solidarietà e partecipazione. È evidente la necessità di controlli più rigorosi, sia dal punto di vista economico-finanziario sia per la qualità dei servizi offerti.
Come consigliere regionale, sono stato e continuerò ad essere vicino a questi lavoratori. Abbiamo ripetutamente chiesto all’assessore regionale al lavoro di intervenire nell'ambito delle sue competenze. Oggi, mentre la questione è nelle mani del tribunale, siamo ancora al fianco di questi lavoratori e lavoratrici, sostenendoli nella loro lotta per diritti legittimi.
Questa è una lotta che non possiamo e non vogliamo dimenticare. È nostro dovere continuare a vigilare e ad agire affinché situazioni del genere non si ripetano mai più, garantendo trasparenza, rispetto dei diritti e servizi di qualità per tutti e tutte”.