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Attualità | 05 agosto 2024, 12:30

Meteo, ancora giornate roventi in Liguria almeno fino a Ferragosto

Il caldo soffocante che sta interessando la Liguria non accenna a diminuire. Paolo Bonino, esperto meteorologo di Limet: “Nei prossimi giorni solo qualche temporale nelle aree interne, il mix di alte temperature e umidità non darà tregua”

Foto: Isabella Rizzitano

Foto: Isabella Rizzitano

Chi spera di trovare un po’ di sollievo dalla morsa del caldo che ormai da settimane sta interessando anche la nostra regione dovrà mettere, almeno per il momento, l’anima in pace: l'alta pressione, purtroppo, per il momento non se ne andrà.  

Abbiamo chiesto a Paolo Bonino, esperto meteorologo di Limet Liguria, di fare il punto su cosa ci aspetta nei prossimi giorni: “L’alta pressione che sta prendendo in ostaggio tutto il bacino del Mediterraneo, l’Europa meridionale e orientale è un po’ un ibrido tra l'alta pressione africana, quella che ci porta il caldo, e la vecchia alta pressione delle Azzorre, che è quella che ci garantiva gli stati più gradevoli che avevamo negli anni Ottanta. Adesso, con il riscaldamento globale, queste temperature sono aumentate, e anche lo stesso anticiclone delle Azzorre presenta al suo interno temperature molto più alte, addirittura di 4, 5, se non 6 gradi superiori a venti o trenta anni fa”.  

Il motivo di questo caldo è ormai chiaro, e sembra che nei prossimi giorni non abbia alcuna intenzione lasciar spazio a temperature più miti: “Qualche piccola variazione potrà interessare le aree interne, soprattutto nelle giornate di martedì e mercoledì, quando arriveranno sul nord Italia delle infiltrazioni di aria un po' meno calda di quella che appunto ci sta interessando che potrebbero dar luogo a dei temporali, essenzialmente nelle ore del pomeriggio. Quindi è probabile che domani e dopodomani le nostre zone montuose, soprattutto le Alpi Liguri, i settori anche della Val Trebbia, della Val D’Aveto, verranno interessati da temporali pomeridiani, che però non risolveranno i problemi ma daranno solo un temporaneo refrigerio”.  

NON É TANTO IL CALDO, MA L’UMIDITÁ

Quello che spesso viene ironicamente riportato come luogo comune è ormai diventato realtà: “La combinazione del caldo e dell'umidità, che si chiama indice di calore, è sempre su valori nell'arco della giornata attorno a 35-36 gradi lungo le coste e addirittura attorno a 25-27 gradi di notte. Quindi un mix veramente poco confortevole. Inoltre, la temperatura del mare è aumentata decisamente: siamo arrivati ad avere una temperatura del mare compresa tra 28 e 29 gradi, mentre fino a trent’anni fa a fine estate si raggiungevano i 25 o 26 gradi. Siamo già di 3 o 4 gradi sopra la media, e agosto è appena cominciato”.  

Avere una temperatura del mare così alta, cosa comporta? “Innanzitutto comporta l'invalidazione di tutte le brezze. Lungo le coste solitamente in estate l'acqua è un po' più fresca rispetto alla terraferma che si scalda di più, quindi si mettono in moto delle brezze magari umide, però un pochino rinfrescanti. Adesso invece, col mare a 28-29 gradi, queste brezze non ci sono più perché il mare ha praticamente la stessa temperatura della terraferma. Quindi le brezze non si mettono in moto o quelle poche brezze che si attivano hanno temperatura attorno a 30 gradi, con tassi di umidità superiori a 70%. Questo mix di temperatura e di umidità crea disagi inevitabili. Nelle zone interne le temperature sono un pochino più alte però i tassi di umidità un po' più bassi, mentre lungo le coste le temperature sono leggermente più basse però aumentano i tassi di umidità, quindi la coperta è sempre un pochino corta”. 

La situazione rimarrà stazionaria almeno fino all’inizio della prossima settimana, “purtroppo dovremo sopportare ancora tanto caldo dove andrà bene qualche temporale nelle aree interne, poca brezza e soprattutto di notte. Da almeno dieci giorni le temperature della notte non scendono sotto i 25-26 gradi. E questo ovviamente non consente diciamo un sonno tranquillo se non per quei fortunati che sono provvisti di sistemi di refrigerazione”. 

Per la prossima settimana, quella di Ferragosto, da sempre attesa da tutti gli italiani come momento clou dell’estate, la situazione non andrà migliorando: “Possiamo già fare previsioni perché i modelli hanno già le idee piuttosto chiare - continua a spiegarci Bonino -. La condizione direi che cambierà poco, ma forse nella settimana di Ferragosto il nord Italia potrebbe essere raggiunto da correnti d’aria un po' più fresca che daranno origine a temporali di calore che potrebbero frequentare i nostri rilievi. Non si prevede però l'arrivo di perturbazioni, l'arrivo di masse d'aria più fresca che possano smuovere questo calderone bollente che sta veramente assumendo dei contorni allucinanti”. Unica via di fuga dai bollori, secondo l’esperto, è quella di trovare un laghetto nell’entroterra, attendere i temporali e godersi un po’ di meritata tregua: “Il bagno al mare, purtroppo, non darà sollievo ancora per un po’”. 

Chiara Orsetti

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