I lavori di ristrutturazione dell'ospedale Gaslini, una delle eccellenze sanitarie della Liguria, stanno incontrando numerosi ostacoli e ritardi, causando disagi significativi ai residenti del quartiere Quarto.
Il progetto, che prevede la demolizione dei padiglioni 7 e 8 e la costruzione del nuovo Padiglione Zero e del Nuovo Polo Tecnologico, è stato annunciato con una durata prevista di tre anni, con termine stimato per giugno 2026. Tuttavia, le difficoltà organizzative e le problematiche logistiche stanno mettendo a dura prova la pazienza dei cittadini.
PROBLEMI ALLA VIABILITÀ
Le modifiche alla viabilità interna ed esterna dell'ospedale sono state al centro delle criticità. Inizialmente programmati per febbraio 2024, i lavori per l'allargamento della rampa di accesso su Largo Tolentino, necessari per il doppio senso di circolazione, hanno subito ripetuti rinvii. La predisposizione del doppio senso di marcia, cruciale per il transito dei mezzi pesanti coinvolti nelle demolizioni, è stata posticipata alla fine di giugno, causando un impatto significativo sulla circolazione locale.
LE PREOCCUPAZIONI DI RESIDENTI E POLITICA
Le reazioni dei residenti non si sono fatte attendere. Gianni Pastorino e Filippo Bruzzone, rispettivamente consigliere regionale e comunale di Linea Condivisa, hanno espresso il loro sostegno ai cittadini di Quarto e al Comitato S. Gerolamo di Quarto. I due consiglieri hanno sottolineato l'importanza di un dialogo continuo e trasparente tra le autorità e i residenti, evidenziando le preoccupazioni relative alla sicurezza stradale, all'inquinamento atmosferico e ai disturbi alla viabilità.
"Il Comune di Genova e la Regione devono essere al fianco dei cittadini, garantendo una comunicazione trasparente e costante - hanno dichiarato Pastorino e Bruzzone - “È inaccettabile che i residenti vengano lasciati soli ad affrontare problemi di sicurezza stradale, inquinamento e disturbi alla viabilità senza alcuna rassicurazione o intervento concreto”.
Le critiche si concentrano anche sulla gestione del traffico pesante. Pastorino e Bruzzone hanno denunciato l'assenza di misure di controllo adeguate e la mancanza di centraline per monitorare la qualità dell'aria. La presenza di camion e autoarticolati a cinque assi, senza un adeguato sistema di sorveglianza, rappresenta un rischio significativo per la sicurezza dei residenti. "La sicurezza stradale è una priorità: non più tardi di ieri alcuni camion in contromano hanno creato pericolosi disagi”, hanno riferito i consiglieri, richiamando l'attenzione sull'urgenza di implementare dispositivi di monitoraggio ambientale.
La mancanza di informazioni chiare e trasparenti alimenta solo incertezza e preoccupazione, mentre il dialogo tra l'Istituto e le ditte appaltatrici non è sufficiente a tranquillizzare i residenti.
"Ad oggi il rapporto è solo tra Gaslini e le ditte, mentre il Comune sta fermo a guardare, senza risposte concrete per i cittadini con cantieri che andranno avanti per almeno tre anni”.
Redazione