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Attualità | 04 agosto 2024, 08:30

Mar Ligure bollente, si intensificano i controlli per il rischio dell'alga tossica

Oltre i ventotto gradi la temperatura dalla boa di Capo Mele, che si trova a un chilometro dalla costa e in profondità. I monitoraggi da parte di Arpal

Mar Ligure bollente, si intensificano i controlli per il rischio dell'alga tossica

Superata la soglia di attenzione, l'acqua del Mar Ligure si avvia a registrare nuove temperature da record. Sono 30 i gradi stimati a riva se, dalle misurazioni alla boa di Capo Mele che si trova a un chilometro dalla costa e in profondità, l'acqua risultava meno di una settimana fa oltre i 28 gradi.

E con le alte temperature torna il rischio 'osteopsis ovata', meglio nota come 'alga tossica', per l'effetto irritante che può provocare al contatto o all'inalazione. 
Il fatto è che l'alga fiorisce più velocemente se l'acqua marina si riscalda oltre misura e quindi fioriture e proliferare dell'alga sono attesi, dopo un mese di luglio che ha visto un'impennata rapida e consistente dai 22 gradi iniziali ai 28 di fine mese.

Arpal, il Centro per l'ambiente della Liguria, monitora costantemente lo stato della situazione e solo pochi giorni fa erano state riscontrate già le prime fioriture nell'estremo ponente ligure anche se non oltre i livelli di guardia che fanno scattare allerte e contromisure.

In questi giorni i tecnici e i biologi di Arpal hanno in programma monitoraggi, campionamenti e verifiche specifiche, a partire da lunedì sarà più dettagliato il quadro della situazione.

Nei controlli effettuati nel mese di luglio la soglia era stata superata soltanto in 4 zone, dove la concentrazione di Osteopsis è risultata in crescita e da 'attenzionare': nello specifico nel punto di rilevamento di Punta Crena, di fronte alle coste dell'Albenganese, al largo del porticciolo di Arenzano ma anche a Punta Chiappa e al largo di Sestri Levante.

In tutti questi casi viene segnalata la necessità di intensificazione del monitoraggio ma i vari punti risultano comunque sotto la soglia limite di concentrazione di 30.000 cell/l.
"I fattori di rischio - spiega Arpal in merito alla fioritura - si riferiscono ai punti potenzialmente favorevoli, che presentano caratteristiche quali acqua poco profonda, basso ricambio idrico (ad esempio, in presenza di strutture antierosione), fondo roccioso-ciottoloso e presenza di macroalghe". I tratti di costa alta, le spiagge aperte, quelle sabbiose, i tratti interessati da correnti invece non costituiscono l’habitat ideale dell’Ostreopsis.

Quanto agli effetti prodotti sull'uomo dall'alga, la cui fioritura è invisibile ad occhio nudo, questi possono avere ripercussioni al contatto e all'inalazione dell'aerosol marino, in via temporanea e rapidamente reversibile, e riguardano le prime vie respiratorie.

Valentina Carosini

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