Il nodo di San Benigno, cruciale per la viabilità di Genova, è nuovamente sotto i riflettori a causa dei cronici problemi di traffico, particolarmente acuti durante la stagione estiva.
Recenti dibattiti in consiglio comunale e l'intervista a Edoardo Monzani, presidente di Stazioni Marittime S.p.A., evidenziano la complessità della situazione e la necessità di interventi coordinati.
Dal 5 al 10 luglio, lo svincolo della Strada Sopraelevata in uscita via di Francia è rimasto chiuso per lavori, obbligando gli automobilisti a utilizzare percorsi alternativi. Inoltre, la nuova viabilità prevede che la rampa C (Genova Ovest-lungomare Canepa) sia percorribile solo da mezzi leggeri, costringendo i mezzi pesanti a condividere l’elicoidale con il traffico diretto al terminal traghetti, una situazione che può creare ulteriori congestioni.
UN PROBLEMA DI FLUSSI, ORARI E CANTIERI
Secondo Edoardo Monzani, presidente di Stazioni Marittime S.p.A., il problema principale risiede nella gestione dei flussi di traffico verso il porto, un aspetto che richiede un approccio più integrato:
"Il problema non è affrontato in modo completo, ma solo parzialmente. Noi non possiamo intervenire direttamente sui flussi. Offriamo un servizio e ci adeguiamo agli orari delle compagnie di navigazione compatibilmente con le nostre infrastrutture”.
Monzani sottolinea come la concentrazione di partenze in orari simili crei ingorghi difficilmente gestibili:
"È chiaro che se ci sono più navi che partono allo stesso orario, diventa difficile gestire il traffico. Questo è un problema che deve essere risolto. La Capitaneria di Porto, che è l'ente regolatore del sistema, si occupa degli accosti e della distribuzione degli arrivi e delle partenze”.
In passato si era tentato di scaglionare gli arrivi e le partenze con intervalli di mezz'ora, ma le esigenze delle compagnie di navigazione rendono difficile mantenere questa soluzione:
"Alla mattina, gli arrivi a Genova possono essere gestiti meglio dalla Capitaneria di Porto, ma per le partenze è molto difficile imporre orari diversi. Questo è un problema che si ripresenta ogni anno in questa stagione, fino al 15 agosto circa, quando gli arrivi superano le partenze e la situazione si stabilizza”.
L’unica soluzione resta quella di un intervento deciso di Capitaneria di Porto che imponga alle compagnie orari di accesso scaglionati.
LA DISCUSSIONE IN CONSIGLIO COMUNALE
Durante il consiglio comunale dello scorso 23 luglio, è stata affrontata la questione della viabilità nel nodo di San Benigno. In quell’occasione l’assessore Matteo Campora ha ammesso le difficoltà strutturali:
"Il numero di auto non può essere smaltito dalle infrastrutture attuali. Anche se vengono fatti interventi, la situazione è resa più delicata dalla presenza di cantieri, in particolare durante il periodo estivo, quando le code sono più frequenti, soprattutto la domenica sera."
Campora ha inoltre menzionato la necessità di una collaborazione più stretta con il Terminal Traghetti e l’Autorità Portuale per scaglionare le partenze e ridurre le sovrapposizioni:
"Un problema significativo è causato dagli attraversamenti dei veicoli commerciali e pesanti in concomitanza con gli accessi al varco Etiopia. Per risolvere la situazione, è necessaria la collaborazione del terminal traghetti e dell’autorità portuale”.
Una soluzione alla situazione attuale è possibile solo se la Capitaneria di Porto, le compagnie di navigazione, l'autorità portuale e il Comune lavoreranno insieme per trovare soluzioni efficaci che possano ridurre le congestioni e migliorare l'esperienza di cittadini e turisti. Al momento, purtroppo, non è così.