Un gruppo di persone unite da una sola e unica fede, quella calcistica a tinte rossoblù genoane, con la voglia di parlare e sostenere insieme il Genoa. E poi quello spirito di aggregazione col quale unire le diverse generazioni e provare attraverso lo sport, anche se solo quello tifato, a mantenere un senso di identità e di tessuto sociale in una determinata zona.
Una ricetta che bolliva in pentola da qualche tempo, in un quartiere come Multedo appassionato di sport, dove il Vecchio Balordo ha la sua sede principale e dove il tifo per il Genoa è da sempre radicato. Così ieri, 31 luglio 2024, è ufficialmente rinato il Genoa Club Multedo.
E non è certo un club di supporters qualunque. «Storicamente la sua sede è sempre stata in Villa Rostan-Lomellini, dove hanno sede gli uffici e il campo di allenamento della società, in un piccolo locale a piano terra» ci racconta Enrico Oppisso, tra i promotori della ripartenza di questa identità che al momento conta una trentina di quelli che si possono tranquillamente definire i primissimi soci fondatori, operosi per fare tornare a vivere un club «spentosi una quarantina d'anni fa insieme ai vecchi membri che lo presidiavano a tenevano vivo e che non ci sono più».
Nella nuova sede in via dei Reggio 11, «la più vicina al campo di allenamento, alla squadra e che quindi ci fa già partire con un record» spiega sorridendo Enrico, si parlerà del Vecchio Balordo ma non ci si limiterà a questo. «Sono anni che c'era questa richiesta - continua - Ora grazie a questo gruppo di volenterosi abbiamo spinto per tornare, anche per dare una nuova possibilità di aggregazione nel tessuto sociale del quartiere».