Attualità - 01 agosto 2024, 08:15

Chiude il centro migranti di San Desiderio: gli ultimi ospiti trasferiti ieri

Ora l'obiettivo sarà un'assemblea per avanzare proposte su quei locali adibiti a centro di accoglienza. "La nostra intenzione - dicono i residenti - è di portare lì attività sociali e di quartiere"

Dopo settimane di tensione in crescendo, è stato ultimato in queste ore lo sgombero del centro di accoglienza per minori stranieri non accompagnati di San Desiderio, che da tempo per numeri degli ospiti e per una 'convivenza' diventata via via sempre più difficile con il quartiere era oggetto di valutazioni di trasferimento. 

Gli ultimi otto ragazzi sono stati trasferiti ieri, dopo l'impegno da parte del Comune un paio di settimane fa di ultimare lo spostamento entro la fine di luglio. Destinati a fuori Genova i migranti che erano rimasti all'interno della struttura, gestita da una cooperativa, decisione maturata dopo gli ultimi episodi che avevano contato anche risse tra gli ospiti e alcuni ragazzi della delegazione e un presidio dei residenti con intervento delle forze dell'ordine per gestire l'ordine pubblico. 

"Era stato promesso dall'amministrazione comunale - spiega Giacomo Sciacca, portavoce del comitato di San Desiderio - noi da due anni eravamo in contatto con il Comune, l'assessore Rosso che ha gestito la situazione, e con il Municipio. Ha vinto il buon senso, la situazione era diventata insostenibile e avevamo chiesto se c'era la possibilità di spostare il centro, che era nel pieno centro del quartiere".

Il progetto era partito con una cinquantina di ospiti, troppi secondo il quartiere, che via via tra un trasferimento e l'altro erano diventati sedici due settimane fa e poi otto.
"Non era una questione di 'mandare via' qualcuno - continua Sciacca - ma purtroppo la situazione era partita male, sbagliata dall'inizio. Si trattava di ragazzi che in parte andavano gestiti diversamente con percorsi di integrazione che sono mancati. Ora l'obiettivo prossimo sarà un'assemblea per avanzare proposte su quei locali adibiti a centro di accoglienza. La nostra intenzione è di portare lì attività sociali e di quartiere, destinare spazi ad associazioni che non hanno sede. Basta si parli di sociale, senza speculazioni".

Le operazioni di sgombero e trasferimento sono state gestite anche con il supporto della struttura di polizia locale. "Tra gli ospiti - spiega l'assessore alla Sicurezza del Comune, Sergio Gambino - un 20% statisticamente è costituito da soggetti che spesso rimangono coinvolti in episodi di criminalità, l'80% invece sono ragazzi che possono stare in strutture socio-educative, spesso vittime di processi migratori su cui la società è giusto che investa in percorsi di integrazione".
Da oggi sono stati trasferiti tutti in altre aree di accoglienza fuori Genova.