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Videogallery | 30 luglio 2024, 17:59

Artisti di strada, presidio a Tursi e duro confronto in consiglio comunale sul regolamento: “Arte è libertà” (Video)

Consiglio comunale in stallo sulla discussione. Scontro tra maggioranza e opposizione sulla nuova normativa

Artisti di strada, presidio a Tursi e duro confronto in consiglio comunale sul regolamento: “Arte è libertà” (Video)

Continua la discussione sul nuovo regolamento per l'arte di strada a Genova che non piace agli stessi artisti di strada e alle opposizioni in consiglio comunale.

LA PROTESTA A TURSI

Oggi un gruppo di artisti oggi alle 13 si è dato appuntamento davanti a palazzo Tursi per ribadire il proprio no alle nuove norme.

Non abbiamo intenzione di rimanere in silenzio di fronte a questo attacco nei confronti della nostra comunità, il quarto dal 2017”, dicono gli artisti. 

Al presidio era presente anche il Presidente della FNAS (Federazione Nazionale Arti in Strada) Giuseppe Boron che ha parlato delle criticità dell'arte di strada in altre città, come Milano, e dell'impossibilità di usare una app OpenStage.

Siamo riusciti a organizzarlo in una settimana perché il provvedimento è stato presentato con sorpresa e doveva passare inosservato - ci racconta Dario Ianni, bassista e artista di strada - Fortunatamente, non è passato inosservato e oggi siamo qui per esprimere il nostro dissenso. 

La cosa più importante è che vogliono regolare le esibizioni tramite un’app, mentre abbiamo già un regolamento e idee nuove per rafforzarlo.

Le due proposte principalisono la regola delle quarantott’ore e l’introduzione di alcune zone speciali che necessitano di un’attenzione particolare. 

La regola delle quarantott’ore significa che non si può tornare a suonare nello stesso posto prima di quarantott’ore. Ad esempio, se suono oggi alle quattro in via Garibaldi, non posso tornare fino a dopodomani alla stessa ora, per garantire una certa rotazione. Abbiamo pensato di provare questa idea e vedere come funziona.

Le zone speciali sono principalmente San Lorenzo, Banchi e sotto il teatro in piazza De Ferrari, perché in queste aree c’è una diffusione del suono e un traffico particolari rispetto al resto della città. In questi punti, secondo le nostre proposte, le norme dovrebbero garantire meno ore di esibizione per i residenti e un ricambio costante degli artisti”.

Una manifestazione che ha visto la partecipazione di artisti di strada e non:

“Ci sentiamo chiamati in causa - aggiunge il rapper genovese Mike fC - C’è una fratellanza tra tutti gli artisti e tutto ciò che riguarda l’arte e l’espressione all’interno della città ci riguarda. Questo regolamento è basato su quelli di altre città, ma ogni città ha le sue peculiarità. Genova ha dinamiche particolari che vanno rispettate. Quindi siamo qui a protestare anche per questi aspetti”.

LA DISCUSSIONE IN CONSIGLIO COMUNALE

Dopo la lunga discussione in commissione comunale dello scorso 24 luglio, lo scontro si è spostato in consiglio comunale dove le opposizione hanno portato in aula le istanze degli artisti in protesta.

Ma la discussione vera e propria non è mai partita perché le opposizioni hanno da subito lamentato la gestione dei tempi di discussione degli ordini del giorno fissata dal presidente del consiglio Carmelo Cassibba. La seduta è stata dunque sospesa e attualmente si è spostata a porte chiuse nella a conferenza dei capigruppo in attesa di trovare una quadra tra le parti.

Notizia in aggiornamento

Marco Garibaldi


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