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Attualità | 30 luglio 2024, 19:12

A De Ferrari il presidio per difendere la Buridda: “Non possiamo più fare un passo indietro”

Dopo lo sgombero di stamattina, la protesta in piazza che ha richiamato centinaia di partecipanti

A De Ferrari il presidio per difendere la Buridda: “Non possiamo più fare un passo indietro”

“Non possiamo fare più un passo indietro”.

È il grido della piazza dopo lo sgombero del Magistero di corso Montegrappa dove, da undici anni la Buridda ha trovato casa.

Alle 18 è iniziato il presidio che ha richiamato in piazza De Ferrari numerosi attivisti e diversi simpatizzanti delle attività culturali della Buridda.

“Abbiamo una storia di ventuno anni di laboratori, cucina popolare, critical wine, autoproduzione culturale e sottocultura - spiega una portavoce del collettivo al microfono - questo dà fastidio alla nostra città e alla nostra regione governata da politiche basate su scambio di soldi. Gli spazi sociali danno fastidio perché non facciamo entrare soldi nelle loro tasche. Non ci arrendiamo”.

Continua poi un altro portavoce: “Siamo stufe e stufi di una città che sta divorando ogni spazio sociale in favore del turismo. Alla Buridda si viene per stare bene insieme, dobbiamo continuare a lottare per i nostri spazi. Non abbandonate la Buridda, lottate insieme a noi”.

LE OPERAZIONI DI SGOMBERO

Stamattina poco prima delle 7 sono iniziate le operazioni di sgombero della struttura di corso Montegrappa: le forze dell’ordine sono arrivate con diversi mezzi e uomini iniziando a svuotare lo stabile dai materiali utilizzati per i laboratori proposti mentre un gruppetto di circa cinquanta persone si è riunito in presidio davanti al Magistero.

 

 

Dopo la notizia, apparsa nelle scorse settimane, dell’intenzione dell’amministrazione di sgomberare i locali che in passato hanno ospitato l’ex Magistero di corso Montegrappa e occupati dal 2014, si è quindi passati ai fatti: proprio in queste ore è in corso il blitz delle forze dell’ordine.

 

Al loro arrivo gli agenti hanno trovato i locali senza nessuna persona all’interno. 

L’intenzione dell’Università di Genova è quella di realizzare un alloggio per studenti all’interno dei locali di corso Montegrappa. Per il centro sociale Buridda si tratta del secondo sfratto: nel 2014 erano stati mandati via dall’ex facoltà di economia di via Bertani. Anche in quel caso il progetto era quello di riqualificare gli spazi creando uno studentato, progetto però mai concretizzato. 

Secondo quanto emerso nelle scorse settimane, il laboratorio sociale avrebbe potuto trovare nuova sede all’Albergo dei Poveri. Dallo scorso maggio è stata attivata dai ragazzi appartenenti al centro una campagna anti sgombero, condivisa sui social da moltissime realtà del territorio.

Isabella Rizzitano

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