Era nell’aria da settimane, ora è ufficiale: la Liguria si prepara a un autunno elettorale dopo le dimissioni di Giovanni Toti dalla presidenza della regione.
La prima data utile per le elezioni è il fine settimana del 26 e 27 ottobre, ma non è escluso che si voti il 17 e 18 novembre, in linea con le elezioni in Emilia Romagna e Umbria. Questo "election day" rappresenta una sfida ardua per il centrodestra, già alle prese con la complessa legge di Bilancio e la procedura europea per deficit eccessivo.
Il centrodestra ligure, che deve affrontare il peso dell'inchiesta per corruzione che ha travolto Toti, è ancora alla ricerca di un candidato forte. Edoardo Rixi, coordinatore genovese della Lega, ha declinato l'invito a candidarsi, preferendo puntare su un profilo civico. Carlo Bagnasco, coordinatore regionale di Forza Italia, ha dichiarato l'intenzione di puntare su un candidato "fuori dagli schemi tradizionali", una strategia che non dispiace a Fratelli d’Italia.
I PAPABILI
Nelle ultime ore sono emersi due nomi di possibili candidati: Pierluigi Peracchini, sindaco di La Spezia, e Pietro Piciocchi, vicesindaco di Genova. Il primo è apprezzato per la sua capacità amministrativa e le sue radici sindacali, mentre il secondo è stimato per il suo pragmatismo e impegno nella giunta Bucci. Tuttavia, entrambi potrebbero avere difficoltà a farsi conoscere rispetto al rivale del centrosinistra, Andrea Orlando.
C'è ancora chi spera di convincere Federico Delfino, rettore dell’Università di Genova, a candidarsi, nonostante il suo rifiuto iniziale. Anche Beppe Costa, presidente della fondazione di Palazzo Ducale, rimane tra i possibili candidati.
CHI HA GIÀ RIFIUTATO
Diversi esponenti di spicco del centrodestra hanno già rifiutato la candidatura. Come abbiamo già detto, Edoardo Rixi, viceministro alle Infrastrutture, ha dichiarato che non cambierà idea: “Nelle ultime tornate elettorali il centrodestra ligure non ha dimostrato unità d’intenti. Oggi sarei solo una pezza per tamponare una situazione di emergenza”. Anche Claudio Scajola, sindaco di Imperia ed ex ministro, ha declinato l’invito, affermando: “Non credo di poter essere il miglior candidato, ho ancora tante cose da fare come sindaco”. Matteo Rosso, leader regionale di Fratelli d’Italia, ha escluso la sua candidatura, sostenendo che vuole mantenere la sua attuale carica. Infine, Alessandro Bonsignore, presidente dell’Ordine dei medici di Genova, ha deciso di non candidarsi, preferendo continuare il suo lavoro in campo sanitario.
Dall’altra parte, il centrosinistra sembra più compatto: il candidato potrebbe essere Andrea Orlando, ex ministro della Giustizia e del Lavoro, che ha già manifestato il suo impegno. Tuttavia, la coalizione deve ancora superare alcuni ostacoli, come l’accordo con il Movimento 5 Stelle.
Il centrodestra ligure, al momento, è in fermento, alla ricerca di un candidato che possa affrontare la difficile partita elettorale. Con nomi importanti che si sfilano e la necessità di trovare un profilo civico convincente, la sfida si preannuncia complessa. Le prossime settimane si prospettano dunque intense e ricche di colpi di scena, con la Liguria al centro di una battaglia politica decisiva.